E’ anche grazie a lui se sono nati i “luoghi di Montalbano” nel ragusano.

Sono stati celebrati stamattina, alle 10:30, in via le Grazie, convento monache Benedettine a Orte (VT), i funerali di Luciano Ricceri, scomparso sabato mattina. Aveva 80 anni.

Tantissimi i messaggi di cordoglio postati sui social e non solo, ne riportiamo qualcuno:

– La famiglia di Andrea Camilleri abbraccia la famiglia Ricceri nel ricordo del grande scenografo del Commissario Montalbano;

– Carlo e Nora Degli Esposti e tutta la Palomar salutano Luciano Ricceri un fratello, un amico, uno dei più grandi scenografi italiani. Alla sua maestria dobbiamo l’incanto della Vigata del Commissario Montalbano e di tanti nostri film;




– Con lui perdiamo un Maestro, uno scenografo che è stato un punto di riferimento per chi ama questa professione, nonché un pezzo della storia del cinema italiano. Non scompaiono però con lui la sua esperienza e i suoi valori, che continueranno grazie ai tanti che hanno avuto la fortuna di essere stati, negli anni, allievi della sua scuola, lo scrive l’ASC Associazione Italiana Scenografi Costumisti Arredatori.

Marcello Perracchio, poi Andrea Camilleri e ancora Alberto Sironi e ora un altro grande protagonista della fiction di RaiUno che se ne va.

A salutare Ricceri stamattina tantissime persone.

Luciano Ricceri ha iniziato la sua carriera come assistente scenografo di Piero Gherardi in due film di Federico Fellini : “8 1/2” e “Giulietta degli spiriti”. Sempre con Gherardi nell’ “Armata Brancaleone” di Mario Monicelli.

Negli anni, ha firmato scenografie e costumi per importanti produzioni italiane ed internazionali.

Fondamentale la sua intensa collaborazione per la maggior parte dei film diretti da Ettore Scola, fra i quali “C’eravamo tanto amati”, “Brutti sporchi e Cattivi”, “Una giornata particolare”, “Ballando ballando”, “La famiglia”, Splendor”, “Il viaggio di Capitan Fracassa” (Nastro d’argento 1991), “Concorrenza sleale” (David di Donatello 2001).

Sei i film diretti da Dino Risi di cui ha curato le scenografie, fra i quali “Il Tigre”, “I nuovi mostri”, “Telefoni bianchi”.

Con Giuliano Montaldo, per “Il giorno prima” e “Gli occhiali d’oro”.

Importante anche suoi lavori per molte opere liriche da “Turandot”, “Tosca”, “La bohème”, “Otello”; con Liliana Cavani “Dove siete? Io sono qui”.

Fra le grandi serie televisive, indimenticabili “Odissea”, “Marco Polo”, “Quo Vadis” e tutti gli episodi della serie “Il Commissario Montalbano” tratti dai romanzi di Camilleri, visti e acclamati in 20 paesi del mondo.

Lo scorso primo ottobre era stato premiato come migliore scenografo, a Venezia, all’ “Opera Star -International Opera Award” ( gli Oscar della Lirica).