Il Volontariato Siciliano (Vol.Si.), organizzazione che rappresenta 330 associazioni di volontariato ed è costituita da 21 coordinamenti delle nove province dell’Isola, lancia un appello con alcune proposte concrete ai candidati alle prossime elezioni amministrative in Sicilia. I volontari chiedono soprattutto di essere ascoltati, per poter dare un contributo al bene comune; cercano dialogo e collaborazione, per mettere a frutto le risorse condivise; invitano a valorizzare l’apporto di chi ogni giorno è impegnato gratuitamente nel sociale.
«In Sicilia – scrivono le associazioni nel documento sottoscritto all’assemblea di Enna – la crisi economica è oggi diventata un dramma sociale. Noi volontari, da sempre a fianco dei più deboli, a stretto contatto con il territorio, conosciamo da vicino le vecchie e nuove povertà, che si sommano alle situazioni da sempre più problematiche. Siamo consapevoli anche delle difficoltà delle istituzioni dovute alla carenza di risorse, che spesso impedisce di intervenire lì dove sarebbe indispensabile». E per questo intendono far sentire la loro voce «verso quanti in questa tornata elettorale concorrono alle cariche di sindaco, assessore o consigliere, nelle grandi città come nei piccoli centri. Con l’auspicio che i prossimi amministratori possano instaurare con le Organizzazioni di Volontariato un rapporto costruttivo, a beneficio dell’intera società».
E in questo senso vanno le prime proposte concrete: l’istituzione della Consulta comunale del Volontariato, ancora esistente solo in pochissimi centri; la concessione di locali pubblici per le attività delle associazioni, spesso alle prese con alti costi di locazione; il coinvolgimento dei volontari nell’elaborazione delle politiche sociali e la nomina di un esperto che, a titolo gratuito, affianchi il lavoro dell’amministrazione.
«Viviamo in una terra in grave recessione economica e culturale, con una Regione che oggi non pare comprendere la gravità della situazione e che non attua politiche di sostegno nuove ed innovative. Con il nostro ruolo – ha detto il presidente del Vol.Si, Santo Carnazzo – noi siamo un riferimento e ci ritroviamo molto spesso quale unico soggetto in grado di contrastare le difficoltà sociali, con la consapevolezza di doverci mettere al servizio e la necessità di essere lungimiranti in un momento in cui appare scomparso lo stato sociale. Non ci stancheremo di dare il nostro contributo di idee e di impegno concreto, nel segno della trasparenza e del contrasto a ogni forma di illegalità».
Le associazioni del Vol.Si., aggregate su base territoriale o per area di intervento con l’obiettivo di valorizzare il ruolo del volontariato e rappresentarne le istanze comuni, hanno inoltre stabilito le prossime iniziative, a cominciare dalla partecipazione alla manifestazione del 23 maggio a Palermo, in occasione dell’anniversario della strage di Capaci.