L’agricoltura iblea è in crisi. Gli impegni dell’assessore regionale Cracolici a Vittoria
- 13 Febbraio 2016 - 15:11
- 1
Tantissima gente stamattina al Mercato di Vittoria. Circa 3mila tra agricoltori e poi i commercianti, commissionari, gli studenti della città e molta gente comune ad attendere l’intervento dell’assessore regionale all’agricoltura Antonello Cracolici. Sul palco allestito all’ingresso del mercato di c.da Fanello c’erano anche i sindaci della fascia trasformata.
Tra gli impegni assunti dall’assessore Cracolici: il riconoscimento dello stato di crisi del comparto agricolo da parte del Governo; maggiori e più severi controlli, su scala nazionale, delle importazioni di merce taroccata proveniente dall’estero e spacciata per siciliana; clausole di salvaguardia sui meccanismi di formazione del prezzo. E poi ancora la moratoria dei debiti INPS e la rivisitazione degli accordi euro marocchini.
Serrande abbassate oggi anche nell’altro importante mercato ortofrutticolo ibleo, quello di Donnalucata, dove i Commissionari dei vari box hanno scelto di unirsi alla protesta che riguarda una intera provincia, che basa la sua economia sull’agricoltura.
Il sindaco di Vittoria Giuseppe Nicosia esprime soddisfazione per la massiccia presenza alla manifestazione di protesta.
“C’erano i principali protagonisti della protesta, i produttori” – ha dichiarato il primo cittadino, che ha introdotto i lavori ed ha chiesto a Cracolici di farsi bandiera del mondo agricolo in grave sofferenza -.
C’erano i rappresentanti delle organizzazioni di categoria, gli artigiani, i sacerdoti, che hanno portato tramite padre Mario Cascone la propria solidarietà e quella del Vescovo, Carmelo Cuttitta, agli agricoltori in sofferenza.
C’erano molti sindaci dei comuni della fascia trasformata, e i parlamentari regionali Vanessa Ferreri e Giuseppe Digiacomo.
Non sono mancati attimi di tensione, ma anche la rassicurazione di Cracolici che giovedì sarà a Roma per partecipare ad un incontro sulla crisi dell’ortofrutta con il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina.
Foto: Franco Assenza
Giuseppe Implatini
C’è ne vuole coraggio a continuare a prendere in giro tanta povera gente che dalla mattina alla sera lavora in campagna senza avere né la possibilità né il tempo di conoscere quello che stabiliscono gli accordi di libero scambio. Tutti gli accordi di libero scambio prevedono la cosiddetta “Clausola di salvaguardia” che stabilisce quanto segue:
Qualora un prodotto sia importato in quantità tali da provocare pregiudizio grave ai produttori nazionali di prodotti analoghi o gravi problemi in qualsiasi settore dell’economia o difficoltà che potrebbero causare un grave deterioramento della situazione economica di una regione, la Comunità, su proposta dei Governi interessati, può adottare le opportune misure fino al “blocco parziale o totale delle importazioni” al fine di porre rimedio alla crisi del settore.
Il governo italiano ha causato immensi danni alla nostra agricoltura perché ha omesso di chiedere alla Comunità Europea l’applicazione della clausola di salvaguardia. Per cui non c’è alcun bisogno di venire a Vittoria per raccontare favole ai tanti agricoltori. Cracolici e compagni sicuramente conoscono la presente normativa e pertanto il Governo da loro sostenuto continua a non applicarla e a prendere in giro tanta gente anche attraverso le loro belle recite. Che cosa aspetta il Governo Renzi a chiedere l’applicazione della clausola di salvaguardia alla Comunità Europea ? Probalmente il fallimento di tutta la nostra agricoltura.
“COMITATO CAMBIARE SCICLI”