La robotica nei film: un rapporto lungo decenni
- 4 Ottobre 2024 - 11:00
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Il cinema rientra tra i passatempi preferiti in assoluto dalle persone, a prescindere dalla fascia d’età. Lo stesso vale per una miriade di altri metodi che vengono utilizzati da decenni, se non secoli, per passare il tempo. Di certo tra i più antichi si può annoverare la lettura, con i libri che spaziano tra tutti i generi possibili. Nonostante l’avvento del digitale, il formato cartaceo resta ancora quello preferito dal pubblico italiano, ma non rappresenta l’unica alternativa per trascorrere il proprio tempo libero. È impossibile infatti non citare il gioco in questo breve elenco. Questo mondo è talmente vasto da comprendere elementi anche molto diversi tra loro: rientrano infatti in questa definizione sia console e videogame più conosciuti, sia slot online, piuttosto che poker, baccarat o blackjack.
Il cinema, insieme al videogioco probabilmente, è tra le più recenti forme di intrattenimento possibile, quantomeno così è se il paragone riguarda la lettura. Tra i filoni più prolifici che riguardano l’ambito cinematografico, è impossibile non citare quello relativo alla fantascienza, che trova però spazio anche in ambito videoludico. Di recente questo tema è tornato particolarmente in auge a causa delle innovazioni tecnologiche e, soprattutto, della centralità acquisita dall’intelligenza artificiale.
Il cinema ha da decenni, a suo modo, trattato la robotica, analizzando in particolare il rapporto tra l’uomo e le macchine. Molto d’impatto è stato, nell’ormai lontano 2015, il film Ex Machina: al centro della pellicola vi era un robot dalle sembianze umane e dotato di intelligenza artificiale. Nel corso del film viene sottoposto alle visite di un analista perché si teme che il robot abbia iniziato a percepirsi un essere vivente. Lo stesso concetto è alla base anche di un altro film, datato in questo caso 2014. La pellicola in questione è Automata: la trama è incentrata su alcuni robot che lavorano in sinergia con l’uomo, ascoltandone gli ordini. Quando ciò non accade, si inizia a riflettere sulla possibilità di una loro presa di posizione contro l’essere umano.
Volendo però lasciare un momento da parte l’ambito filosofico, esiste un filone cinematografico incentrato unicamente su robot, viaggi nel tempo ed elementi spaziali. Il riferimento va a saghe che hanno segnato la storia del cinema, a partire da Star Wars, uscito per la prima volta nel 1977 e ancora oggi ben lontano dall’esaurirsi (anche grazie all’acquisizione del franchising da parte di Disney nel 2012). Una saga rivoluzionaria è stata anche quella di Terminator, dal 1984 in avanti. Diverso è invece il caso della saga dei Transformers, divenuti famosi dal 2007 in avanti sul grande schermo. In questo caso il film è un seguito al successo avuto dai videogiochi, inaugurando il filone del live action, ad oggi molto popolare nel cinema contemporaneo.
Risulta però impossibile concludere una seppur breve disamina sulla fantascienza legata al cinema senza fare riferimento alla pellicola che rappresenta l’antesignana per eccellenza del genere, Metropolis. Il film è uscito nel 1927 e all’interno di questa pellicola figurano elementi cardine del genere: tra tutti spicca lo scienziato pazzo che tenta di dar vita ad un robot dalle sembianze umane.