La Polizia ha fermato  4 scafisti, tre gambiani e un senegalese, tutti maggiorenni, dello sbarco di ieri a Pozzallo di 148 migranti soccorsi dalla nave “Topaz Responder” . Secondo le indagini, due hanno condotto un gommone con 121 migranti, e altri due un barchino con 27 migranti.

Le indagini hanno permesso di chiarire la posizione di due famiglie libiche soccorse su una piccola barca. Hanno acquistato il natante e sono partiti autonomamente per non viaggiare a bordo di gommoni con i centro africani e correre meno rischi. Per il barchino con 8 migranti libici a bordo non è stato possibile arrestare lo scafista considerato che faceva parte di una delle due famiglie a bordo e non ha commesso il reato di favoreggiamento in quanto ha aiutato se stesso ed i suoi familiari a giungere in Italia.

Durante l’escussione dei testimoni è stato registrato un incremento delle violenze subite dai migranti nelle connection house in Libia.

I testimoni parlano di uccisioni per futili motivi e violenze inaudite da parte dei libici ai danni dei centro africani.

Gli scafisti, accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, sono stati condotti nel carcere di Ragusa.

Nel 2016 all’Hot Spot di Pozzallo hanno già fatto ingresso 11.836 migranti in occasione di 32 sbarchi.

Viviana Sammito

 

Foto di copertina: repertorio novetv