Un vittoriese di 50 anni, muratore, è stato sottoposto agli arresti domiciliari ieri pomeriggio con l’accusa di stalking nei confronti di una minorenne di Comiso infra-quattordicenne.

L’uomo, secondo quanto denunciato dalla vittima, l’ha perseguitata per diversi mesi appostandosi davanti alla scuola da lei frequentata, rimanendo davanti al cancello d’ingresso durante la ricreazione, seguendola durante i tratti di strada percorsi a piedi da sola o con alcune compagne di classe sia per recarsi a scuola che per tornare a casa. Più volte, poi, l’uomo ha iniziato a seguirla anche nelle ore pomeridiane non appena la notava girare per la cittadina comisana. In alcuni casi, l’uomo rallentava la marcia e la fissava insistentemente, in altri la salutava o la affiancava, invitandola salire con lui in auto.

La vittima inizialmente aveva provato vergogna ed aveva quindi deciso di tenersi tutto dentro, limitandosi a cambiare le strade percorse per andare a casa, nella speranza di non incontrarlo. Dopo il primo mese di persecuzione, però, non ce l’ha fatta più ed ha raccontato tutto alla madre. In breve tempo la giovanissima vittima ha iniziato a soffrire le conseguenze di questi atti persecutori, manifestando sempre più spesso stati di ansia e preoccupazione che le rendevano impossibile persino studiare o uscire di casa senza paura. Per diverse notti, poi, non riuscendo a dormire o svegliandosi da incubi che avevano per protagonista lo stalker, la giovane si tranquillizzava solo andando a dormire con i genitori.

Questi ultimi, di conseguenza, avevano dovuto cambiare le loro abitudini di vita per far sì che la ragazza non restasse mai sola e che fosse sempre accompagnata da qualcuno a scuola, a casa o per qualsiasi altro spostamento.

A sostegno delle dichiarazioni rese dalla vittima anche quelle di alcune compagne ed amiche ed i racconti della madre la quale ha illustrato i cambiamenti d’umore che hanno accompagnato la figlia dall’inizio dell’anno scolastico e fino al dicembre scorso, quando entrambe si sono presentate in questo Commissariato.

Il cinquantenne tra l’altro, è risultato non nuovo a tali comportamenti dato che, diversi anni fa, era stato denunciato per atti osceni nei confronti di una giovane donna.

Al fine di evitare la reiterazione del reato o, peggio, un aggravamento della situazione, il Gip, Claudio Maggioni, ha accolto la richiesta del P.M. Claudia Maone fondata sulle risultanze delle indagini svolte dagli uomini del Commissariato di Polizia, ha disposto l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari.