
La domenica di Pasqua, le processioni di Modica, Scicli e Comiso
- 19 Aprile 2025 - 12:12
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Nei comuni iblei la domenica Pasqua, preceduta dai riti della Settimana Santa, è molto sentita. In tre Comuni è particolarmente vissuta, anche grazie ad una nutrita presenza di turisti: a Modica, Scicli e Comiso.
A MODICA:
Se a Modica dici Pasqua, dici “Madonna Vasa Vasa”. Non c’è modicano che perderebbe l’appuntamento con l’originale festa di Pasqua; sin dal mattino il corso Umberto viene invaso da cittadini e visitatori che affollano la strada in attesa di assistere al Primo Bacio, quello di mezzogiorno, il momento dell’incontro tra la Madonna e il Cristo Risorto.
Due processioni attraversano il centro storico partendo dalla chiesa di Santa Maria di Betlem. Alcuni fedeli portano a spalla il simulacro del Cristo Risorto, altri la statua della Madonna coperta da un velo nero in segno di lutto. Le due statue seguono itinerari diversi, si cercano a lungo finché a Mezzogiorno si incontrano dove si celebra il momento più atteso: la Madonna abbraccia e bacia “Vasa Vasa” il figlio Gesù, che è Risorto.
Da qualche anno la processione e i baci si ripetono anche la sera.
A SCICLI
la domenica di Pasqua viene portato in processione ‘U Gioia’, l’Uomo Vivo. La magia della Pasqua a Scicli ha incantato molti: pittori, fotografi, giornalisti e musicisti. Vinicio Capossela, dopo aver visto la festa ha scritto il brano l’Uomo Vivo, inserito nell’album “Ovunque Proteggi”.
La festa di Pasqua a Scicli è una delle celebrazioni pasquali più belle della Sicilia. Al termine della Settimana Santa, le luttuose atmosfere vengono spazzate via dal clima di festa che risveglia gli animi degli sciclitani e trascina tutti in una vigorosa processione che avvolge uomini e cose dentro una nuvola di suoni e colori. È la festa del “Gioia”; “U Gioia”, il nome descrive bene il sentimento che anima gli abitanti e le atmosfere della festa.
La Statua lascerà la Chiesa di Santa Maria La Nova alle ore 13, rientrerà il lunedì, intorno alle ore 3.
A PACI, A COMISO,
la domenica di Pasqua coinvolge tutta la città: il rito della Paci, un’antica usanza di origine catalana reinterpretata secondo le tradizioni locali. La mattina di Pasqua a Comiso, insieme al Cristo Risorto, si festeggia la Madonna dell’Annunziata, l’angelo annuncia alla Madonna la resurrezione del Figlio intonando il Regina coeli in mezzo a tutti i comisani che attendono con emozione il momento dell’incontro tra la Madonna è il Cristo.
La domenica di Pasqua tutto il paese è in festa, i cittadini e i visitatori attendono la sciuta, il momento in cui i simulacri di Gesù Risorto e della Madonna Annunziata lasciano la basilica dell’Annunziata per abbandonarsi all’abbraccio della folla e dare inizio ad una curiosa processione. Le due statue ripetono più volte il rito della Paci: si avvicinano e si allontanano più volte mentre due bambini vestiti da angeli intonano il Regina Coeli. Ad ogni Paci ripetono per tre volte l’incontro mentre la folla festante circonda i simulacri.