Sono stabili le condizioni del ventitreenne ispicese, Alessandro Scapellato, si trova ricoverato in fin di vita all’Ospedale Cannizzaro di Catania, per le gravi ferite riportate a seguito di una violenta aggressione che avrebbe subito ieri all’interno di una sua proprietà sulla Ispica-Rosolini.

Sull’episodio stanno indagando i carabinieri della Compagnia di Modica e della Stazione di Ispica. La vittima presenta una pericolosa ferita alla testa e politraumi. Secondo il racconto di alcuni conoscenti, Scapellato si sarebbe recato nell’abitazione di campagna per portare da mangiare ai cani che custodiva nel posto.

Quando è giunto in loco avrebbe trovato all’interno dell’immobile alcune persone che pare fossero intende a scassinare la casa, quasi certamente dei ladri.

La vittima ha reagito cercando di metterli in fuga ma i malviventi, vistisi scoperti, avrebbero “attaccato” perentoriamente Alessandro Scapellato picchiandolo a sangue.

Il giovane sarebbe stato ritrovato più tardi all’interno di uno scantinato in gravissime condizioni. Scattato l’allarme sul posto è intervenuta l’ambulanza del 118 che ha trasferito in codice rosso l’aggredito al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Modica dove i medici di turno hanno avviato i primi immediati accertamenti clinici e radiologici mentre contemporaneamente i rianimatori del nosocomio provvedevano a intubarlo. Al termine i sanitari si sono riservata la prognosi ed hanno deciso, viste le condizioni in cui l’uomo versava, di chiedere l’intervento dell’elisoccorso che ha proceduto a trasferire il poveretto al “Cannizzaro”.

Ora lotta tra la vita e la morte. Ha riportato, come si diceva, dei politraumi mentre si sta cercando di stabilire se il colpo inferto alla testa, come pare, sia stato provocato dall’uso di un’ascia. Dei fatti sono stati immediatamente avvertiti i carabinieri che hanno avviato le indagini cercando di ricostruire l’episodio, raccogliendo prove anche testimoniali. Se sta cercando di capire se, in ogni modo, sia stato messo a segno il furto nell’abitazione rurale e anche di stabilire da quale zona provenissero gli aggressori, se dal fronte ragusano oppure da quello siracusano. E’ stato, oltremodo, reso edotto dei fatti il magistrato di turno della Procura della Repubblica di Modica.

Si spera, intanto, che Scapellato possa riuscire a superare il delicatissimo momento dopo l’urgente intervento chirurgico cui è stato sottoposto a Catania.

Fonte RTM