A Ispica sono in corso i festeggiamenti di Maria SS. del Monte Carmelo.

Luigi Matarazzo, uno dei membri del comitato della Madonna del Carmine che si occupa di organizzare i festeggiamenti in onore della Patrona Civitatis, ci spiega che i festeggiamenti della Madonna del Monte Carmelo di quest’anno sono molto importanti perché segnano l’inizio di una ripresa primariamente da un punto di vista spirituale (è la festa della Madre del cielo che raduna i suoi figli) ma anche sociale, dato che a causa della pandemia questa ha indebolito la gioia dello stare insieme. “Per i nostri paesi – afferma Matarazzo – la festa patronale è un segno identitario e una occasione per far crescere i legami sociali nell’intera cittadinanza. Per tutti questi motivi il Comitato, in spirito di servizio, ha dato la propria disponibilità e il proprio impegno organizzando dei festeggiamenti per onorare la Santa Vergine e riprendere, così, le nostre tradizioni.”

Il parroco del Santuario, Don Antonino Lorefice, ci ricorda che “ci apprestiamo anche quest’anno a vivere un momento intenso di fede e preghiera poiché La Vergine ci ricorderà anche quest’anno come sia importante cercare la felicità in Gesù e non nelle cose che passano; nei rapporti veri e fraterni e non nei rapporti interessanti ed escludenti; nel servizio umile e rispettoso e non nell’apparenza trionfalistica e vuota. Ci ricorderà che insieme come Chiesa possiamo sostenere chi è indietro, alzare chi è caduto, dare gioia a chi è nella tristezza. Sostiamo davanti a Maria in preghiera fiduciosa. Consegniamo a lei le nostre ansie, progetti, problemi.”




Il Sindaco di Ispica, Innocenzo Leontini, l’assessore al Turismo e Spettacolo del Comune di Ispica, Carmelo Denaro, si esprimono così: “È sicuramente un evento importante per il turismo locale. Il Covid pare che oramai sia un brutto e vecchio ricordo e stiamo cercando di riprendere tutte le nostre tradizioni, a poco a poco, fra cui la Madonna del Monte Carmelo in quanto nostra Patrona. I membri del Comitato della Madonna del Carmine si stanno impegnando tutti affinché la festa riesca nel migliore dei modi. Ci sono tutte le potenzialità per fare bene e la nostra Patrona Civitatis è quella che può far fare il salto di qualità alla nostra comunità. Ringraziamo poi ufficialmente il presidente della Pro Loco, Giorgio Caccamo, e tutti i membri del Comitato della Madonna del Carmine, nessuno escluso, perché stanno dimostrando tutti un’appartenenza importante, entusiasmante e straordinaria poiché tutti ci tengono affinché la festa riesca nel migliore dei modi”.

I festeggiamenti sono partiti giovedì 6 Luglio con il pellegrinaggio vicariale: la simbolica apertura del portone principale del Santuario ha dato il  via ai festeggiamenti e al solenne novenario in onore della Vergine.

Sabato 15 luglio, accompagnati dai musici e sbandieratori “Città di Noto”, da palazzo Bruno di Belmonte si muoverà il corteo che offrirà alla Patrona ispicese il cero votivo e le chiavi della città, chiavi che verranno affidate alla Vergine durante la celebrazione seguente con il “rito dell’affidamento” e poi, alle 23, ci sarà la tradizionale marcia notturna animata dai giovani delle comunità parrocchiali che si muoverà dal Santuario alla statua marmorea della Madonna del Carmine, all’ingresso della città.

Domenica 16 è il giorno della Solennità di Maria SS. del Monte Carmelo che avrà il culmine in due momenti: intorno alle 12,00 avverrà la discesa della Patrona dall’altare maggiore al centro della chiesa e poi alle 20,00, dopo la celebrazione eucaristica, inizierà la processione della Patrona Civitatis, durante la quale avverrà l’ingresso con un momento di preghiera nelle due basiliche ispicesi: Santa Maria Maggiore e SS. Annunziata. Al rientro, in piazza Statella, vi sarà uno spettacolo piromusicale a cura di Pyro Giò Events di Giovanni Donzella.

Il periodo dei festeggiamenti si conclude la settimana successiva, con la solenne celebrazione eucaristica domenica 23 Luglio presieduta da Mons. Corrado Lorefice, Arcivescovo di Palermo, sotto lo sguardo di Maria SS. del Monte Carmelo la quale, al termine della celebrazione, rientrerà in Santuario e traslata nell’altare maggiore, concludendo così i festeggiamenti dedicati alla Patrona Civitatis.