In occasione della Settimana della Mobilità, noi rappresentanti degli Enti sottoelencati abbiamo voluto impegnarci insieme per stilare un promemoria per la Sicurezza dei Ciclisti.

Questo perché gli incidenti a danno di noi ciclisti proseguono con ritmo agghiacciante. Moltissimi rischi dipendono dalla guida di certi automobilisti, dalle condizioni delle strade, dal traffico sempre più folle. Qualcosa però la possiamo fare anche noi ciclisti.

Alcuni consigli che seguono sono prescrizioni tassative del Codice della Strada. Alcune di queste prescrizioni possono farci sorridere (come quella che la bici deve avere i pneumatici!). Altre possono “farci inquietare”, perché si tratta di orpelli fastidiosi da tenere montati in una bici da corsa o su una mtb, come il campanello o i catadiottri applicati lateralmente.

Consigli volontari o prescrizioni del Codice, in ogni caso è bene rifletterci sopra, perché la loro osservanza riduce i rischi e, attenzione al punto che segue, fornisce spunti per tentare di ridurre le pur gravi responsabilità di chi investe i ciclisti.

Qualsiasi ciclista, con la propria esperienza, può migliorare questo promemoria. Tutto quello che può servire per ridurre i rischi della strada non può che essere ben accetto.

La visibilità

– applica sempre le luci, anteriori e posteriori, che ti rendono visibile anche di giorno, pazienza se quelle davvero efficaci costano un po’;

– indossa abbigliamento tecnico chiaro e riflettente, specie se esci da solo;

– muoviti in gruppo e sarai più visibile anche da lontano;

– non stare troppo a destra, altrimenti non hai spazio di manovra;

– ricorda che quando il sole è basso all’orizzonte sei meno visibile.

La disciplina

– anticipa e segnala le manovre di svolta, o qualsiasi spostamento dalla tua traiettoria, sporgendo un braccio e spostandoti verso la direzione che devi prendere con dovuto anticipo

– non usare il cellulare mentre pedali

– se pedali affiancato ad un altro ciclista, stai attento ai mezzi in avvicinamento dietro di te e spostati, per agevolare il sorpasso, quando ritieni che le condizioni di visibilità lo consentano; in caso contrario, segnala con una mano di rallentare, per evitare che facciano manovre azzardate

– non ascoltare musica con gli auricolari

– a prescindere dal fatto di avere o meno la precedenza, rallenta in prossimità di crocevia o restringimenti

– rispetta i limiti di velocità nelle corsie ciclopedonali

Il Codice della Strada

L’articolo 68 del Nuovo Codice della Strada, entrato in vigore nel 2021, stabilisce in modo preciso le “caratteristiche costruttive e funzionali e dispositivi di equipaggiamento dei velocipedi”.

Secondo queste prescrizioni, una bicicletta deve essere dotata di:

– Pneumatici

– due freni indipendenti tra di loro e efficaci sulle rispettive ruote (se vuoi altri particolari sui freni li trovi nell’art. 223 del Regolamento di Attuazione al C.d.S.)

– un campanello per le segnalazioni acustiche;

– luci bianche o gialle (nella parte anteriore);

– luci o catarifrangenti rossi (nella parte posteriore);

– catarifrangenti gialli su pedali e raggi.

– giubbotto o bretelle catarifrangenti da indossare di sera o fuori dai centri abitati

La posizione delle luci

Luci anteriori: di colore bianco o giallo, devono essere posizionate tra un minimo di 30 cm fino ad un massimo di 100 cm dal suolo. La luce va orientata in modo che l’asse ottico incroci il terreno a non oltre 20 m dalla bicicletta.

Luci posteriori: rosse, posizionate ad un’altezza non superiore a 1 metro da terra. In questo caso è possibile sostituire le luci con dei catadiottri, sempre di colore rosso. Questi andranno posizionati a un massimo di 90 cm dal suolo.

Luci laterali: catadiottri gialli da applicare su entrambi i lati, sui raggi delle ruote e sui pedali. Prima di acquistare le luci, confrontati con gli amici del gruppo, per essere certo di effettuare un veramente acquisto efficace.

Il giubbotto riflettente

Dal 12 ottobre del 2010 è previsto anche l’obbligo di indossare un giubbino o delle bretelle riflettenti. L’obbligo vale al di fuori dei centri abitati, mezz’ora dopo il tramonto del sole e prima del suo sorgere, e in tutte le gallerie (a prescindere dall’ora). I giubbotti devono essere di colore rosso, giallo o arancione e riportare il marchio CE, che garantisce la conformità alla norma UNI EN 471.

Il Casco

Il casco non è obbligatorio, tuttavia è caldamente consigliato usarlo sempre, anche quando esci per comprare il pane! Assicurati che sia della misura giusta e indossalo in maniera corretta. Una volta indossato il casco, assicurati che la fronte non sia scoperta: tra il bordo del casco e le sopracciglia dovrebbero esserci due dita trasversali di spazio. Evita un casco troppo alto, che non sarebbe in grado di proteggere la fronte, e anche uno troppo basso, che potrebbe ostruire la visuale. Regola con la stessa tensione i due passanti laterali e assicurati che tra mento e sottogola ci sia spazio per un dito. Controlla ancora una volta che il casco sia comodo e non risulti essere troppo stretto o largo. Un buon casco non costa poco, assicurati che sia conforme alla norma tecnica armonizzata ENI EN 1078 o UNI EN 1080.

Le Sanzioni

Se per un qualsiasi motivo la tua bicicletta non fosse in grado di soddisfare uno dei 7 requisiti, per il Codice non potrai circolare sulle strade e dovrai spingerla a mano! La violazione del Codice della Strada prevede multe da 26 a 102 euro. Ma la cosa più importante è essere visibile in qualsiasi condizione di luce e di ombra, diurna e notturna, se non sei visibile metti in pericolo la tua vita e quella degli altri utenti della strada.

L’Assicurazione

Come si comporterà l’Assicurazione in caso di sinistro se la bici non è in regola con il Codice della Strada? C’è il rischio che anche in caso di ragione il ciclista possa essere ritenuto corresponsabile per una quota che dipenderà dalle circostanze del sinistro.

Sempre consigliabile essere assicurati per infortuni e per responsabilità civile.

Si ricorda che il tesseramento ad una società sportiva dilettantistica garantisce specifica assicurazione per l’attività ciclistica.

Consigli per rendere la bici confortevole e sicura

Proporzioni e distanze errate possono trasformare una uscita in bici in una vera tortura per il corpo. Il primo aspetto da valutare sono il cambio e i freni, posizionati in modo da essere facili da raggiungere e usare. Le due leve devono essere simmetriche e comodamente raggiungibili con il dito indice e il medio. Per salvaguardare il polso, con le dita sui freni, braccio e mano non debbono fare angolo fra loro. Per la distanza corretta dal manubrio, controlla che le tue braccia siano leggermente piegate. Piccoli ma importanti aggiustamenti si possono ottenere distanziando il sellino e scegliendo un attacco manubrio (“pipa”) di opportuno angolo e lunghezza. Per l’altezza del sellino, controlla che poggiando la pianta del piede sul pedale la gamba sia appena flessa (alcuni preferiscono che la gamba sia tesa). Quando il sellino è basso si fa una gran fatica a pedalare e le ginocchia si danneggiano; quando è alto, fra una pedalata e l’altra il corpo “ondeggia” e la schiena ne soffre (chi ti osserva da dietro lo vede subito e ti potrà avvisare). Inclinazione del sellino: mai la punta verso l’alto! La corretta regolazione della bici è sempre importantissima, ma ancora di più per le bici da strada, dove la scelta del telaio dovrà essere sempre guidata da un esperto.

NON trasportare sacchetti o borse appese al manubrio e fai sempre massima attenzione alla presenza di binari del treno / tram o, più in generale di solchi lasciati sull’asfalto da lavori di interramento di condotte, spesso appena visibili.

Il furto

Il Registro italiano bici è una piattaforma online, consultata anche dalla polizia di stato, dove i cittadini possono registrare la propria bici, denunciarne il furto o il ritrovamento, e verificare se il mezzo che stanno comprando è rubato.

Non lasciare mai la bicicletta incustodita o legata in modo superficiale. Specie a fine gara o escursione, quando nell’euforia si appoggia la bici dove capita, ladri specializzati hanno bisogno di pochi minuti per portare a termine il loro lavoro. In città, attenzione alle selle a alle ruote con sgancio rapido. Assicurare sempre la ruota anteriore e il telaio ad una rastrelliera, un palo o un oggetto ancorato al terreno e utilizzare un lucchetto anche per la ruota posteriore. E-bike? Rimuovete la batteria e la centralina.

Ultimo consiglio, ma il più importante: copiate e conservate, il codice che spesso si trova sotto la pedaliera, e poi: scattate una o più foto, rendete riconoscibile la bici.

Conclusioni

Molti di questi consigli avranno fatto sorridere i più esperti, ma siamo sicuri che nel complesso questo promemoria sarà utile per tutti.

Giampaolo Schillaci   –   Delegato alla Mobilità Dolce FUA RG GREENET Sito UNESCO Città Tardo Barocche Val di Noto

Paolo Alberati   –   Parco Ciclistico dell’Etna

Sebastiano Catena   –   Coordinatore Associazioni FIAB Siciliane

Giambattista Condorelli   –   Portavoce Laboratorio Siciliano Mobilità Ciclistica

Claudia Franceschino   –   Presidente provinciale Libertas Catania

Vito Riggio   –   Presidente Provinciale Ass. Centri Sportivi Italiani – ACSI

Adolfo Scandurra   –   Presidente Provinciale Federazione Ciclistica Italiana – FCI