Incendi a Pozzallo: I Carabinieri ammanettano 4 persone
- 4 Luglio 2012 - 18:55
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Sono 4 le persone arrestate dai Carabinieri della Compagnia di Modica a conclusione della operazione denominata «Hot Fruit».
Si tratta di Giuseppe Vaccaro, 35 anni, pachinese e dei pozzallesi Luciano Basile, 36enne, Emanuele Scarrozza, 32enne, ed Alex Sessa, 19 anni (tutti nelle foto sotto).
I quattro sono accusati di tentato incendio, illecita concorrenza con minaccia o violenza, furto, danneggiamento a seguito di incendio. I fatti risalgono al 27 maggio dello scorso anno quando i malviventi appiccarono le fiamme ad un negozio di ortofrutta di Pozzallo. Pare che i quattro abbiano ripetuto il gesto durante la notte del 16 novembre scorso sempre in danno dello stesso esercizio commerciale.
I carabinieri sono riusciti ad identificare gli autori ed il mandante dell’azione criminale grazie ad una serie intensa di indagini.
Dalle indagini dei militari, pare che Vaccaro, sia stato il mandante dei due incendi in quanto, essendo titolare egli stesso di un negozio di ortofrutta nella stessa via Presidente Kennedy, non vedeva di buon grado l’attività del suo collega ed ha pensato bene di ridurlo sul lastrico incendiando il negozio. Le investigazioni, oltre a permettere di identificare il mandante, hanno consentito, anche di accertare come Luciano Basile sia stato l’esecutore materiale dei due attentati incendiari. Nei loro confronti il Gip del Tribunale di Modica ha disposto la custodia cautelare in carcere.
Nel corso delle indagini, i Carabinieri sono riusciti poi a far luce su altri 2 incendi avvenuti sempre a Pozzallo; il primo in danno di un’abitazione pozzallese, il secondo in danno di una cittadina alla quale incendiarono l’autovettura di sua proprietà la notte del 13 dicembre dell’anno scorso.
Le indagini hanno permesso dunque, di identificare il pluripregiudicato Emanuele Scarrozza quale mandante dell’incendi e il giovanissimo Alex Sessa, quale esecutore materiale del reato. Nei confronti di Scarrozza, il Gip del Tribunale di Modica ha disposto la custodia cautelare in carcere, mentre per il Sessa è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari.