Alla scoperta delle opere inedite del maestro Franco Polizzi lungo un percorso che accosta le creazioni degli ultimi anni ad alcune delle tele più note. E’ immaginata come un’autentica immersione nella ricerca dell’artista la mostra “Polizzi. I giorni e le opere” che si è inaugurata sabato nello storico palazzo Garofalo a Ragusa.

Oltre quaranta opere, oli su tela, che narrano l’intimissimo rapporto tra Polizzi e i luoghi che lo ispirano, luoghi suggestivi, naturali, rurali, solari, che descrivono tra segni e colori la Sicilia secondo una reinterpretazione che unisce il vero all’immaginato.

Un occhio che guarda, che fissa i particolari, che evidenzia le sfumature di una terra baciata dal sole e che al tempo stesso il pennello reinventa, come ha spiegato sabato durante il vernissage il critico Elisa Mandarà, autrice anche dei testi a corredo del catalogo realizzato in occasione dell’esposizione.

“Lo straordinario ecclettismo che da sempre contrassegna il lungo viaggio di Polizzi e la pittura, lo porta a muoversi tra la definizione del reale, baciato nelle sue più fulgide epifanie, e la tentazione al disfacimento alla forma – spiega in presentazione la Mandarà – In seno allo stesso quadro l’artista ama narrare e appannare il racconto, moltiplicarne i piani temporali con accurata affabulazione e toccarne i nuclei lirici tramite forme smaterializzate, audacemente abbreviate,  reciprocamente isolate o tra loro connesse in un continuum di viluppi serratissimi”.

Un’arte che Polizzi sviluppa raccontando le forti emozioni del vissuto quotidiano, dall’alba di un sole rosso al blu del cielo, alla frastagliata acqua di un ruscello. “Disegno e colore Polizzi ora salda in un unicum, ora scioglie indipendenti, semplificando o tendendo fortemente i rapporti – scrive ancora la Mandarà – La forma irretisce il colore, ne fa giocare la specularità, i ritmi, i momenti di pausa. Un nuovo sensualismo è insito nelle cromie di Polizzi che conduce l’opera alla saturazione cromatica, materica, luministica”. Panoramiche diurne e notturne intrise della poetica pittorica di Polizzi come hanno potuto osservare coloro che sono intervenuti in occasione dell’inaugurazione dell’esposizione negli spazi ricavati tra le volte di Palazzo Garofalo a Ragusa.

Dopo la presentazione critica di Elisa Mandarà, il breve saluto del maestro Polizzi e poi il brindisi inaugurale con i vini offerti dall’azienda Planeta. Presente alla mostra un affollatissimo pubblico, estimatori e collezionisti provenienti da diverse aree della  Sicilia.

Tra gli ospiti anche numerosi galleristi ed artisti. Immancabile la presenza dei compagni di viaggio del Gruppo di Scicli, tra cui Piero Guccione, Sonia Alvarez, Franco Sarnari, Carmelo Candiano, Giuseppe Colombo, Giuseppe Puglisi, Piero Zuccaro, Sandro Bracchitta, Giovanni La Cognata e tanti altri esponenti del mondo dell’arte. Grande interesse, oltre che per le opere storiche più conosciute, è stato mostrato per la nuova produzione e in particolare per i dipinti come “Il mare”, “Nuvole sull’altopiano”, “L’albero azzurro”, lavori originali che si allontanano dai canoni della tradizione figurativa.

La personale anche ieri, domenica, è stata visitata da numerosi appassionati e turisti e resterà aperta tutti i giorni fino al 13 aprile. Il catalogo, curato come la mostra dalla stessa Mandarà, si avvale delle foto di Gianni Mania e del progetto grafico di Emanuele Cavarra. L’importante evento d’arte è stato realizzato grazie al sostegno di Cora Banche, Banca Agricola Popolare di Ragusa,  Galleria Dir’Arte. Collabora all’iniziativa, nella promozione dell’evento, anche il Centro Studi Feliciano Rossitto.