campagnaContinua la battaglia del Comune di Modica contro l’introduzione dell’Imu Agricola.

Lo scorso 4 agosto, il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, con sentenza numero 10606, ha riconosciuto l’interesse dei comuni che si sono opposti ai tagli del Fondo di Solidarietà Comunale solo ipoteticamente compensati da un maggior gettito dell’Imu agricola.

Il comune di Modica è l’unico in provincia ad aver fatto ricorso.

Il Tar ha concentrato il proprio esame sull’attività compiuta dall’Istat che ha classificato i comuni in “Montani”, “Parzialmente Montani” e “Non Montani”, ritenendo insufficienti tanto i criteri utilizzati per questa classificazione quanto i chiarimenti forniti. Inoltre ha ordinato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministero dell’Economia e delle Finanze di fornire entro il 4 settembre nuovi e più dettagliati chiarimenti in merito ai criteri utilizzati in particolare di rivedere la posizione dei Comuni ricorrenti.

“Tale incombente istruttorio viene incontro alle nostre tesi volte a far emergere l’irrazionalità e la sostanziale ingiustizia contenute nelle classificazioni Istat – il commento del sindaco di Modica, Ignazio Abbate -. Il Tar ha disposto che da parte nostra si depositi una tabella indicante la classificazione di ogni singolo Comune ricorrente ai fini dell’applicazione dell’Imu agricola che riteniamo assolutamente ingiusta. Applicare questa tassa significherebbe dare un colpo mortale alla nostra economia che tanto si basa sull’agricoltura. Un ritorno economico minimo per i Comuni che non compenserebbe affatto il taglio dei trasferimenti statali agli Enti Locali”.

Il 4 Novembre ci sarà la sentenza definitiva.

“Noi – aggiunge ancora Abbate – continueremo a batterci fin quando giustizia non sarà ripristinata e questa tassa iniqua non verrà definitivamente cancellata”.