foto salvatore galfo<<Da questa mattina, come già anticipato sabato, l’ Assessorato Territorio e Ambiente, attraverso i suoi dirigenti sta ultimando il decreto di revoca considerando le critiche sollevate dal Tar in merito all’impianto di Contrada Cuturi a Scicli.

La strada continua ad essere sempre e solo una : la revoca e vigileremo tutti insieme fino alla fine affinchè ciò avvenga>>!

La notizia è del parlamentare regionale Orazio ragusa che, come orami fan tutti i politici  3.0, ha affidato l’aggiornamento sul caso Cuturi a Fb, dopo la sentenza del tribunale amministrativo giudiziario che ha dato parere favorevole all’Acif per realizzare la piattaforma dei rifiuti per un vizio di forma nel ricorso presentato dalla Regione. <<Follia collettiva>> è stato il commento dell’avvocato della ditta, Rocco Todero, al quale non è stato ancora notificato il decreto di revoca ma lui è già pronto a impugnarlo e a fare scattare una denuncia per procurato allarme. Perché all’Acif, che ha avuto le autorizzazioni e i finanziamenti statali, non ha ben chiaro perché si continua a parlare di rischio per la salute dei cittadini, considerato che discarica non è  ma un impianto di alta tecnologia che ha impegnato per anni ingegneri e progettisti per trasformare i rifiuti. <<Del 100% che ne entrano, il 65% , con questo progetto, verrà trasformato.

L’avvocato Todero ha escluso ogni rischio per la salute: non c’è mai stata – ha ribadito contattato al telefono –  alcuna correlazione tra l’incidenza dei tumori e la presenza di un sito che tratta i rifiuti. E’ un processo produttivo e di trasformazione>>.

Secondo quanto si apprende le motivazioni della revoca risiedono in un documento per la miscelazione dei rifiuti che è già stato depositato per il provvedimento AIA, autorizzazione integrata ambientale e non per il Via, l’altro procedimento per la valutazione d’impatto ambientale, in quanto non previsto. Insomma per il legale Toderò la motivazione è debole ed è già pronto a impugnarla.

Nel frattempo l’Acif è autorizzata, dal tar, a iniziare i lavori della piattaforma ma dalla ditta riferiscono che necessitano dei tempi tecnici e logistici per riprendere l’attività. “Fobia dello sviluppo tecnologico”, è stata etichettata così da Todero la presa di posizione degli ambientalisti e della politica che si sono scagliati contro il progetto.

Viviana Sammito