Io credo che questa cosa  sia veramente un orrore e una offesa per il territorio di Scicli, è  una cosa orribile che un impianto del genere sia stato autorizzato- Sono queste le parole con cui il presidente della regione, Rosario Crocetta, ha debuttato nell’incontro che si è tenuto ieri a palermo per discutere del mega-impianto per il trattamento di rifiuti pericolosi autorizzato dalla regione all’acif srl in contrada Cuturi, a 2 km dal centro abitato di Scicli.

La delegazione composta da 15 rappresentati di associazioni e partiti politici di Scicli sarebbe sicuramente voluta rientrare a casa con il risultato in tasca che, tradotto in termini pratici, poteva essere la firma della sospensione del DDS n 218 in autotutela da parte del presidente della regione. La sospensione in autotutela non c’è stata, ma Crocetta ha preso una posizione chiara e netta in opposizione all’autorizzazione rilasciata dal Dipartimento Acqua e Rifiuti della regione siciliana, posizione che molto probabilmente porterà ad una revoca dell’atto in virtù del fatto che il documento presenta delle lacune per quanto riguarda dei pareri fondamentali non presenti.

 La chiave di volta dell’incontro  è stata la telefonata ai commissari di Scicli che hanno dichiarato di non aver mai dato un parere favorevole politico all’impianto, ma esiste un parere tecnico condizionato ad uno politico che i commissari prefettizi avrebbero dovuto dare anche nelle veci del Consiglio Comunale. Un altro documento importante che mancherebbe, come dichiarato anche dai deputati Digiacomo e Ferreri, è il parere favorevole dell’Arpa che non esisterebbe e, per chiarire questo passaggio, il presidente della Commissione Sanità ha convocato una riunione per Martedì prossimo con la presenza dei vertici dell’Arpa. Se da un punto di vista politico, dunque, oramai le posizioni sono chiare, rimane il fatto, se i dubbi saranno confermati, che da un punto di vista tecnico gli uffici avrebbero autorizzato un mega-impianto per il trattamento di rifiuti pericolosi e non, in assenza di pareri fondamentali, chi ha sbagliato? Resta anche il fatto l’Acif in due anni ha ricevuto due Aia dalla regione, ciò significa che in questi anni gli uffici della regione hanno ospitato diverse conferenze di servizio e abbiano acquisito diversi pareri, che sia stata fatta confusione tra le due pratiche?. Questa ipotesi potrebbe essere supportata da alcuni esempi come il fatto che le controdeduzioni inviate al comune di Scicli  dopo il primo parere negativo, sarebbero state indirizzare “ai commissari del Comune di Modica” con inserito anche l’indirizzo e-mail Pec di Palazzo San Domenico.

A margine dell’incontro di ieri avvenuto a Palazzo d’Orleans, abbiamo colto alcuni commenti da parte dei presenti: