RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO, una nota sulla costruzione dell’impianto di Biometano a Modica

Intervenendo al Consiglio Comunale aperto del 27 novembre, abbiamo messo in guardia sul pericolo di capziose semplificazioni in un dibattito, quello  sull’impianto di Zimmardo, estremamente complesso.

E come avevamo immaginato, la macchina della mistificazione si è messa in moto, riducendo quelle questioni complesse ad un referendum “se il biometano è buono o cattivo”, stravolgendo anche le posizioni di Legambiente nazionale, nonostante nessuno, nemmeno tra i cittadini pozzallesi più direttamente colpiti dalla vicenda, abbia mai espresso riserve sulle energie rinnovabili.

Occorre ribadire, quindi, per rispetto dell’intelligenza di tutti, che il problema non è “biometano sì/biometano no”, ma la totale assenza di processi democratici nelle scelte fondamentali di un territorio e del suo sviluppo, oltre che l’eccessiva superficialità di risposte, rispetto ai legittimi dubbi posti dalla cittadinanza.

I cittadini non possono subire la volontà unilaterale di un grosso gruppo industriale, che ha come unico obiettivo la speculazione economica, i cui effetti potrebbero danneggiare, nel lungo periodo, gli interessi generali della comunità e quelli fondamentali delle famiglie.

La “transizione energetica”, cioè, non può essere imposta dall’alto, a scapito dei territori, ma si deve caratterizzare per una fortissima valenza partecipativa e distributiva e deve partire “dal basso”.

Per questo noi proponiamo un processo di “Democrazia Energetica”, che contempla nuove prassi di consumo e di sviluppo, basato sul paradigma “Internet dell’Energia”, dove i singoli, le famiglie e le piccole realtà aziendali sono i veri protagonisti di una produzione energetica libera ed equamente distribuita, traendo ognuno la massima utilità dalle proprie risorse con il massimo vantaggio per l’ambiente.

Il nostro NO all’impianto di Zimmardo-Bellamagna, quindi, non è un No a fonti energetiche rinnovabili, ma ad una concezione speculativa e monopolistica dell’energia pulita.

Il nostro è un Sì, fortissimo e inequivocabile, ad un radicale cambiamento di cultura, di metodo e di approccio alle tematiche ambientali.

Il Comitato Cento Passi per Modica