Di seguito il comunicato dell’azienda “Biometano Ibleo” che si dice pronta a querelare Ammatuna:

«Apprendiamo con stupore delle dichiarazioni affidate alla stampa da Roberto Ammatuna, sindaco di Pozzallo, riguardo presunti “odori nauseabondi” che proverranno, in futuro, dall’impianto da realizzarsi in contrada Bellamagna Zimmardo. Ma non solo: Ammatuna ha persino fatto riferimento a “norme violate” nell’ambito dell’iter autorizzativo che la nostra società ha intrapreso, negli ultimi cinque anni, per realizzare, per la prima volta nel Sud-est siciliano, un innovativo presidio agricolo di produzione di biometano sostenibile, senza l’utilizzo di rifiuti. 




 
Dinanzi alla gravità di tali affermazioni, rese peraltro in un momento in cui le legittime aspettative della comunità di Pozzallo meriterebbero risposte di responsabilità e buon senso, la nostra società è pronta ad adire le vie legali. Ammatuna potrà così dimostrare dinanzi a un tribunale la veridicità dei suoi convincimenti, portando all’attenzione della giustizia gli elementi che comproveranno l’avvenuta violazione di leggi, da lui sostenuta a mezzo stampa. 
 
Nell’esprimere rammarico per quanto avvenuto, la “Biometano ibleo” ribadisce quanto confermato, da ultimo nella sede del Parlamento siciliano, dai massimi vertici di Asp e Arpa: l’impianto di contrada Bellamagna Zimmardo non presenta margini di rischio per la salute dei cittadini di Modica e Pozzallo e, una volta realizzato, rappresenterà un moderno polo agricolo che difenderà la provincia di Ragusa dall’inquinamento connesso all’illegale, quello sì, smaltimento dei sottoprodotti dell’agricoltura, non il contrario».
 
Lo affermano i responsabili della società Biometano ibleo, promotrice della realizzazione di un impianto di produzione di biometano da scarti dell’agricoltura nel Comune di Modica.