Vaccino-antiinfluenzaleAumentare il più possibile la copertura  vaccinale contro la meningite. Così l’assessorato regionale alla  Salute risponde all’allarme meningite diffuso nella penisola e ai due  casi accertati in Sicilia dall’inizio dell’estate.

La regione siciliana correi ai ripari per prevenire altri casi di meningite nell’isola, oltre ai due  già accertati lo scorso mese che hanno portato al decesso di una ragazza: una 23enne di Belmonte Mezzagno, Gloria Giulia Allotta, morta dopo qualche giorno di ricovero, mentre è riuscita a salvarsi la giovane cameriera 22enne originaria di Porto Empedocle,  residente nel capoluogo siciliano.  Il caso più recente è quello di 28enne nisseno ricoverato al Sant’Elia di Caltanissetta, che risponde bene alle cure. L’assessorato regionale alla salute ha disposto i vaccini gratis per i giovani dai 12 ai 30 anni in tutta l’isola e poi ha voluto, con una circolare,  rassicurare i cittadini: <<non c’è nessuna epidemia>>.

L’assessorato ha deciso di estendete ai giovani il vaccino gratuitamente perché appartengono alla fascia più a rischio.  Il vaccino sarà disponibile in tutti i centri vaccinali  dell’isola, dove basterà presentarsi con la tessera sanitaria, e anche chi non rientra nella fascia a costo zero potrà richiedere il siero  dietro pagamento di un contributo.  “Il virus si  diffonde attraverso le secrezioni e per via aerea – ha spiegato Umberto Tozzo, direttore del dipartimento  Attività sanitarie e osservatorio epidemiologico dell’assessorato – e  quindi più facile che in luoghi affollati come pub e locali notturni  possa diffondersi.  Il numero di casi riportati dalla cronaca – ha spiegato Tozzo – è dovuto “a un abbassamento  della copertura vaccinale. Prima – sottolinea Tozzo – c’era una sorta  di effetto gregge per cui, anche se il virus c’era, non si diffondeva  perché la maggior parte della popolazione era vaccinata. Adesso che il numero delle vaccinazioni è calato, i virus hanno più facilità a diffondersi e questo è il risultato”.

Il consiglio sarebbe quello di vaccinarsi tutti, anche perché “la somministrazione del siero non ha controindicazioni”.  E sulla possibilità che i casi di meningite siano legati alla presenza di migranti, il dirigente dell’assessorato non ha dubbi. “La meningite è una malattia fulminante. Queste persone arrivano da noi sane o, al massimo, con patologie legate all’assenza di igiene e di pulizia in cui sono costretti a viaggiare. Se avessero la meningite non avrebbero scampo”.

Tra i fattori di rischio per lo sviluppo della malattia ci sono età: la malattia colpisce soprattutto i bambini sotto i 5 anni, i giovani tra i 18 e i 24 anni, e le persone anziane vita di comunità: le persone che vivono e dormono in ambienti comuni, come gli studenti nei dormitori universitari o i militari in caserma, hanno un rischio più alto di essere infettati da meningococco gravidanza: la donna in fase di gravidanza è più soggetta di altri alla listeriosi, una delle possibili malattie che degenera in meningite.

Viviana Sammito