stopOggi sono sempre più numerose le donne vittime di violenza: stando ai dati rilevati dall’Istat, nonostante un calo del -2% rispetto ai casi di violenza a sfondo sessuale, la situazione sta peggiorando a causa della gravità dei casi, considerando che la percentuale delle aggressioni che provocano lesioni gravi è quasi raddoppiata (dal 26% al 40%). Infine, ciò che i numeri non dicono è che sotto questi dati si cela un mondo di silenzio che nasconde, a tutti gli effetti, la reale portata del problema: stando ad una stima condotta sempre dall’Istat, infatti, il 90% dei casi di violenza sulle donne non viene mai denunciato dalle vittime. E spesso questo silenzio è dovuto alla protezione della propria famiglia, dato che il 70% delle aggressioni vengono effettuate dai partner.

In queste situazioni lo psicologo ha un ruolo fondamentale, soprattutto quando si tratta di aiutare le donne vittime di violenza. Sono infatti oltre 14 milioni le donne che in Italia covano un trauma del genere, e non necessariamente legato ad un’aggressione fisica: anche lo stalking, così come i ricatti e le umiliazioni, possono causare danni gravissimi alla psiche della donna, fino a poterla spingere al suicidio. Da ciò si evince quanto sia importante l’intervento immediato di uno psicologo professionista: una figura che può aiutare le donne vittime di violenze a superare i traumi e persino a ribellarsi al controllo dei propri aguzzini, riacquistando dunque la propria dignità di essere umano e di donna.

Come diventare psicologo per aiutare le donne?

Come diventare uno psicologo professionista per dare supporto ed aiutare le donne vittime di violenza? La laurea in psicologia, da questo punto di vista, è ovviamente uno step obbligatorio. E, soprattutto, non è un obiettivo riservato solo ai giovani: non è infatti mai troppo tardi per conseguire questo titolo di studio e per intervenire in aiuto delle donne vittime di violenze, anche se si svolge già un lavoro. Tutto merito delle università telematiche come l’Unicusano che offrono corsi di laurea in psicologia che consentono di conseguire questo titolo studiando da casa, grazie alle piattaforme di e-learning: il che significa video-lezioni fruibili dal pc, a qualsiasi orario lo si desideri. Dopo la laurea saranno necessari approfondimenti, specializzazioni, ma soprattutto esperienza a contatto diretto con le pazienti, ad esempio attraverso tirocini.

Donne vittime di violenza: come supportarle?

Aiutare una donna vittima di violenza, significa innanzitutto saper cogliere certi segnali: essendo spesso una situazione taciuta dalla vittima, dovremo essere noi a comprendere se c’è qualcosa di serio che non va. Come fare? Innanzitutto l’analisi di alcuni aspetti psicologici, come l’ansia immotivata, uno stato di paura perenne ed un continuo colpevolizzarsi. Inoltre, anche le eventuali assenze immotivate dal lavoro possono essere un indicatore di qualche problema relativo alle violenze subite. Infine, grande attenzione deve essere posta sulla eventuale presenza di lividi o contusioni, e sulle giustificazioni date dalla donna.