
Il Movimento senza frontiere interviene sull’esproprio dei terreni a Cava d’aliga
- 22 Ottobre 2011 - 16:55
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Il movimento senza frontiere, per tramite del suo Consigliere Comunale Maurizio ARRABITO, interviene sulla vicenda balzata recentemente agli onor di cronaca, relativa all’esproprio dei terreni di Cava D’aliga, al fine di dare seguito al Programma Costruttivo comparto (10.2 BC) ai sensi della legge 471/78, proposto dalla Cooperativa “Soraja”.
Giovedì 20 ottobre U.S., i consiglieri Comunali Maurizio ARRABITO e Rocco VERDIRAME, con procedura d’urgenza hanno proposto al Consiglio Comunale, convocato per altra causa, un ordine del giorno relativo alla tematica di cui in premessa.
La vicenda, che immediatamente ha suscitato l’interesse dell’intero Consiglio Comunale, ha portato il citato consenso ha condividere all’unanimità la proposta dei Consiglieri ARRABITO e VERDIRAME, che ha deliberato di dare mandato all’amministrazione, in particolare all’Assessore al ramo Avv.to Matteo GENTILE, al fine di individuare un’area alternativa da destinare per la realizzazione del programma costruttivo in parola, per non far perdere il finanziamento Regionale, già stanziato e, contestualmente di approfondire sulla vicenda allo scopo di tutelare il bene dei singoli proprietari interessati all’esproprio. L’esito del mandato de quò, dovrà essere riferito in Consiglio Comunale a breve scadenza.
Il presidente Bruno LUCENTI, il Direttivo ed i soci tutti, avendo appreso dallo stesso consigliere Maurizio ARRABITO, la notizia di quanto sta per essere perpetrato a Cava D’aliga, una zona che per via della sua posizione geografica viene da sempre considerata tra le più belle tra quelle esistenti in tutta la fascia costiera della Provincia di Ragusa, esprimono il più sentito rammarico nei confronti dei numerosi proprietari delle terre che, come sappiamo, sono i destinatari dell’esproprio del proprio bene per dare corso alla costruzione di n° 21 alloggi di edilizia popolare in cooperativa.
Viene difficile capire il perché proprio in quella zona, dove giustamente è stata prestata molta attenzione per scongiurare l’edificazione spudorata, soprattutto per salvaguardare la bellezza del luogo e quindi in passato negando tassativamente ai proprietari dei fondi di potervi costruire delle proprie case, utilizzando gli strumenti restrittivi previsti dal piano regolatore, oggi, come da un cappello a cilindro, viene tirato fuori un progetto di 21 villette, che a nostro parere danno l’impressione di una mera speculazione a tutti gli effetti, travisata dalla scusante del finanziamento regionale che consente di “rubare”, espropriando pagando con poche lire il proprio bene a quei cittadini proprietari di un fondo terriero a loro per tanti versi caro.
Ci auguriamo che quelle figure istituzionali preposte al controllo ed alla tutela del territorio, utilizzino tutti i mezzi possibili, previsti dalla legge, al fine di salvaguardare, prima di tutto la proprietà e dopo la conservazione geografica dell’ambiente interessato.
In merito, a quanto risulta, i vincoli apposti al Piano Regolatore Generale di Scicli, che consentivano in quell’area l’applicazione di tale norma Regionale sono ampiamente scaduti per cui, in assenza di tale requisito ed in attesa del nuovo riordino urbanistico, il cittadino proprietario ha il diritto di chiedere eccezione al fine di cambiare destinazione d’uso al proprio fondo terriero e soprattutto, essendo la vicenda in via di definizione, non può essere destinatario di esproprio.
Staremo molto attenti e vigileremo costantemente sul caso!!
RUMBO
In questo paese non capisco dvo’è finita la democrazia. Se tutti i cittadini hanno o meno gli stessi diritti e doveri. A questo proposito mi sorge un dubbio! Non capisco xchè chiunque cittadino, proprietario di un appezzamento di terreno,non possa esercitare il diritto a farvi una “baracca” per la conduzione dello stesso fondo, mentre lo stesso gli viene espropriato a costi bassissimi per costruire delle villette magari per le vacanze estive a vantaggio di chi?
Quindi potrebbe succedere che mi si tolga un pezzo di terreno di mia proprietà, per darlo ad un costruttore autorizzato dalla legge a costruire una villetta per vendersela ad un altro, sempre nella mia ex proprietà.Sarà ma qualcuno avrà pur diritto ad arrabbiarsi! – RUMBO