
I genitori di Vittorio Fortunato: “Lasciate Miele con la sua mamma e il suo papà. Provate ad immaginare il dolore di un bambino strappato alla sua famiglia”
- 16 Novembre 2023 - 7:35
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Vi abbiamo dato notizia ieri (clicca qui) che il piccolo Vittorio Fortunato, così come deciso dalla Corte d’appello di Catania, dovrà tornare con la sua madre biologica. La vicenda del piccolo Vittorio Fortunato la conosciamo molto bene, purtroppo. Ora questa novità, dove il tribunale autorizza i servizi sociali ad avvalersi persino delle Forze dell’Ordine per il ritiro coatto del piccolo dalla casa dei suoi genitori adottivi.
La famiglia adottiva ha organizzato una petizione online sul sito change.org.
IL MESSAGGIO DEI GENITORI
Siamo la mamma e il papà di un bimbo accolto tra le nostre braccia 3 anni fa grazie all’Adozione nazionale, proprio nella Giornata internazionale dei diritti dei bambini. Per questioni di privacy lo chiameremo qui con il soprannome che gli abbiamo sempre dato, cioè Miele.
Miele aveva solo 16 giorni di vita quando lo abbiamo preso in braccio la prima volta, una tutina calda e un ciuccio molto grande; noi gli occhi pieni di stupore e il cuore che scoppiava di felicità. Sembrava l’inizio di una meravigliosa storia d’amore, ma presto si è tramutato nel peggiore degli incubi. Per un decreto che abbiamo appena ricevuto Miele verrà tolto dalla nostra famiglia e “collocato” dalla madre biologica che non ha mai visto, né incontrato. Vi raccontiamo perché.
Alla nascita, il piccolo è stato partorito in condizioni irriferibili di estremo pericolo. Subito dopo il parto è stato messo dalla madre biologica in una busta per la spesa, con il cordone ombelicale non clampato, e consegnato al padre biologico che, dopo averlo abbandonato per due lunghe ore in strada, ha inscenato il ritrovamento fino all’arrivo della polizia e dell’ambulanza. Miele è arrivato in ospedale in grave ipotermia e ipoglicemia ed ha lottato per la vita, riuscendo alla fine a sopravvivere.
Dopo 16 giorni dalla sua nascita, il Tribunale per i minorenni di Catania lo ha affidato a noi, da tempo in lista d’attesa per l’Adozione, dichiarandone – in assenza di segnali di interesse e riconoscimento da parte di nessuno – prima l’adottabilità e poi dopo due mesi l’affidamento pre adottivo, che tutela e avvia la nascita di un nuovo nucleo familiare. Se è in atto l’affido pre adottivo, infatti, non può più avvenire un riconoscimento tardivo da parte della famiglia biologica (articolo 11 L. 184/83), e non si può nemmeno chiedere la revoca dello stato di adottabilità del bambino (articolo 21 L. 184/83). Pensiamo quindi di poter dare a Miele un nuovo futuro, ma invece, per una catena di assurdi errori giudiziari, la corte d’appello di Catania revoca lo stato di adottabilità.
Increduli e sconvolti davanti a questa violazione di legge, oggi – dopo 3 anni di vita con la sua mamma e il suo papà – Miele rischia di essere “riconsegnato” alla donna che lo ha partorito e che è ancora sotto processo penale per concorso in abbandono di minore.
Il decreto prevede come data di “rientro” il 28/12/23 e scrive nero su bianco che sono autorizzati i servizi sociali ad avvalersi persino delle Forza dell’ordine per il ritiro coatto del piccolo da casa nostra, nel “pieno interesse del minore”.
Ora immaginate un bambino – che ha già subito un rifiuto in grembo e un abbandono cruento alla nascita – essere costretto a lasciare, dall’oggi al domani, tutte le sue certezze, il suo mondo, le braccia sicure e il calore di mamma papà, gli unici affetti che abbia conosciuto, per essere inserito forzatamente in un contesto in cui tutto è estraneo compresa la persona che dovrebbe iniziare a chiamare “mamma”… Immaginate per un attimo il dolore nel cuore di un bambino così piccolo, il senso di smarrimento, la disperazione nel cercare i genitori e non trovarli più.
Non c’è nulla in questa storia che sia nel miglior interesse del bambino.
Ci appelliamo quindi a Voi, allo spirito di umanità e protezione che governa anche la Commissione ONU per i Diritti del fanciullo. Non vogliamo permettere che il nostro bimbo sia costretto a subire un secondo abbandono, che provocherebbe un trauma indelebile ed irreparabile. Lui conosce una sola mamma e un solo papà da sempre: noi, che lo amiamo incondizionatamente così come lui ama follemente noi.
Aiutateci a firmare questa petizione (cliccate qui). Aiutateci a far rispettare la legge che avrebbe dovuto proteggerci.
La Mamma e Papà di Miele.
Gloria Randazzo
Perché non attendere che finisca il processo, prima di restituire il bimbo alla mamma biologica?
Francesca
Infatti non capisco il senso di doverlo riconsegnare prima della fine del processo e poi senza mai averla vista…il bambino deve restare con i genitori affidatari,piuttosto di capire che il figlio è felice e sereno…dopo tre anni riportarlo dalla madre è orribile, crudele e non ha vantaggio del figlio… nulla si può fare per aiutare questa famiglia?