Il giudice della sezione Immigrazione del Tribunale di Catania ha annullato il trattenimento, disposto dal questore di Ragusa, di un migrante egiziano sbarcato in Sicilia. Arrivato a Pozzallo (Ragusa) il migrante ha chiesto lo status di rifugiato. Si tratta del primo provvedimento dopo l’approvazione del nuovo decreto legge sui paesi sicuri. La richiesta del Questore era stata depositata lo scorso 2 novembre.

Il Tribunale scrive che una lista di paesi sicuri “non esime il giudice all’obbligo di una verifica della compatibilità” di tale “designazione con il diritto dell’Unione europea” e “in Egitto ci sono gravi violazioni dei diritti umani” che “investono le libertà di un ordinamento democratico”.

“E’ la prima pronuncia di questo tipo dopo il decreto legge sui paesi sicuri”, commenta il legale del migrante, l’avvocata Rosa Emanuela Lo Faro.

Nel provvedimento il giudice dichiara “irrilevante la questione di legittimità costituzionale sollevata dal richiedente protezione” e “non convalida il provvedimento del Questore di Ragusa con il quale è stato disposto di trattenimento” del migrante. La decisione è del presidente della sezione Immigrazione del Tribunale di Catania, Massimo Escher, che sottolinea la necessità, nel valutare il trattenimento, di esaminare la qualifica data all’Egitto, con il decreto legge del 23 ottobre 2024, che lo include “in una lista che non prevede alcuna eccezione, né per aree territoriali né per caratteristiche personali”.

“Il presidente Escher – osserva l’avvocata Lo Faro – spiega che il decreto non va applicato perché l’Egitto non è un paese sicuro per svariati motivi derivanti dalle schede per la determinazione del ministero degli Esteri e, ancora una volta, afferma che in Italia il diritto di asilo è previsto dall’articolo 10 della Costituzione e nessuna legge ordinaria lo può scalfire”.