Giovanni Scarso, dopo 10 mesi non è più commissario straordinario della Provincia di Ragusa.

Un nuovo Commissario sarà nominato a breve dal presidente della regione siciliana, Rosario Crocetta.

Scarso ha incontrato la stampa ed ha fatto il punto del suo operato,  la sua gestione commissariale  ha detto –  non è stata caratterizzata solo da tagli e ristrettezze. ” Vado orgoglioso di aver mantenuto la Struttura Didattica Speciale di Lingue a Ragusa  con la firma di un accordo transattivo che assicura la presenza universitaria almeno sino al 2027 e rimodula una transazione che gli Enti non avrebbero più potuto sostenere come onere finanziario. Salvata l’Università dobbiamo mettere mano ad una gestione più snella ed autarchica del Consorzio Universitario perché certi costi non si possono più sostenere e qualcuno continua a non capire l’aria che tira… La mia azione di rivisitazione della spesa – dice Scarso – ha previsto la razionalizzazione della telefonia mobile ridotta all’essenziale; il decremento della spesa del personale col ‘taglio’ di ben tre settori amministrativi nella nuova macrostruttura dell’Ente e la dismissione di diverse locazioni per uffici decentrati che avevano un costo di quasi 100 mila euro. L’ultimo settore a trasferirsi nei locali dell’ex Coreco è stato quello della Polizia Provinciale, mentre, gli uffici delle Concessioni sono stati allocati al terzo piano della sede centrale. A parte l’Università, mi ascrivo il merito di aver sbloccato due opere pubbliche di grande rilievo per la Provincia. L’appalto, già aggiudicato, per la stazione passeggeri di Pozzallo e il progetto definitivo per la viabilità a supporto dell’aeroporto e delle altre grandi infrastrutture. Il progetto sarebbe già approvato da un mese se alla conferenza di servizi a metà febbraio a Palermo all’assessorato ai Lavori Pubblici fossero intervenuti Enac ed Enav, invece dobbiamo aspettare qualche altro giorno. Nel Dpef della Regione poi per questa opera sono previsti 30 milioni e 16 nei fondi ex Insicem: insomma è un’opera che può partire. Le opere non inaugurate. Non cercavo visibilità a buon mercato. Per me le opere si inaugurano ma devono funzionare. Il velodromo è pronto ma non c’è un problema di gestione: nessuno nel settore ciclistico vuole assumersi l’onere di tenerlo aperto, bisogna pensare ad una parziale riconversione dell’impianto con la realizzazione di un impianto di calcio in erba sintetica. Stesso discorso per la pista d’atletica leggera di Donnalucata: aspetto una risposta dal comune di Scicli per la gestione. Diverso il discorso per il museo Zarino a Vittoria. E’ pronto il palazzo che lo deve ospitare ma manca l’impianto antintrusione che la Sovrintendenza richiede e qualche opera di muratura, oltre alle spese per il trasporto della collezione. Ma se resto, non perderemo altro tempo impegnando ancora soldi del bilancio provinciale. Ho già individuato il comitato tecnico-scientifico e il gruppo di lavoro per l’inventariazione della collezione. Non è un’operazione facile, ma la faremo: io sono uomo del fare”.