Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, ha accettato l’incarico affidatole da Sergio Mattarella ed è il nuovo presidente del Consiglio.

Il Presidente della Repubblica ha accettato anche la lista dei ministri: 9 ministri sono di Fratelli d’Italia, 5 della Lega, 5 di Forza Italia e 5 tecnici.

Ecco tutti i nomi dei ministri:

Infrastrutture (vicepremier): Matteo Salvini

Esteri (vicepremier): Antonio Tajani

Economia: Giancarlo Giorgetti

Difesa: Guido Crosetto

Interno: Matteo Piantedosi

Giustizia:  Carlo Nordio

Imprese e Made In Italy (ex Sviluppo Economico): Adolfo Urso

Pubblica Amministrazione: Paolo Zangrillo

Ambiente e Sicurezza Energetica: Gilberto Pichetto Fratin

Agricoltura e Sovranità Alimentare: Francesco Lollobrigida

Riforme: Elisabetta Casellati

Affari Regionali e Autonomie: Roberto Calderoli

Rapporti con il Parlamento: Luca Ciriani

Università e Ricerca: Anna Maria Bernini

Lavoro e Politiche Sociali:  Marina Calderone

Beni Culturali: Gennaro Sangiuliano

Famiglia, Natalità e Pari Opportunità: Eugenia Roccella

Disabilità:  Alessandra Locatelli

Sport e Politiche Giovanili: Andrea Abodi

Salute: Orazio Schillaci

Istruzione e Merito: Giuseppe Valditara

Turismo: Daniela Santanchè

Affari Europei e Pnrr:  Raffaele Fitto

Politiche del Mare e Sud: Nello Musumeci

Sottosegretario alla presidenza del Consiglio: Alfredo Mantovano

I 9 ministri FdI sono: Ciriani, Musumeci, Fitto, Roccella, Nordio, Crosetto, Urso, Lollobrigida, Santanchè. I 5 ministri di Forza Italia sono: Pichetto Fratin, Casellati, Tajani, Zangrillo, Bernini. I 5 ministri della Lega sono: Calderoli, Locatelli, Giorgetti, Salvini, Valditara. I 5 ministri tecnici sono: Abodi, Piantedosi, Calderone, Sangiuliano, Schillaci. Non ci sono ministri di Noi moderati.




Nello Musumeci (Fratelli d’Italia) è dunque ministro delle Politiche del Mare e del Sud – Presidente della Regione siciliana nella legislatura appena conclusa, Nello Musumeci, 67 anni, bancario e giornalista pubblicista, è uno dei volti storici della destra in Sicilia degli ultimi trent’anni. Col governo Meloni sarà ministro del Sud e del Mare. Giovane presidente della Provincia di Catania eletto con il Msi nel 1994, resta alla guida dell’ente per due mandati. È stato anche coordinatore regionale di Alleanza Nazionale, partito che lascia nel 2005 in polemica con Gianfranco Fini, fondando il movimento regionale Alleanza Siciliana. Alla guida di questo nel 2006 si candida a Palazzo d’Orleans contro Totò Cuffaro e il centrodestra, ma non viene eletto. Sottosegretario di Stato alle Politiche del Lavoro nel quarto governo Berlusconi nel 2011. Nel 2012 ritenta l’avventura alla presidenza della Regione e viene sconfitto da Rosario Crocetta, candidato del centrosinistra. Nel 2017 è eletto governatore della Sicilia, incarico per il quale decide di non ricandidarsi a settembre scorso per favorire l’unità del centrodestra siciliano, quindi viene eletto senatore della Repubblica alle politiche del 25 settembre.