cultrera salvatore scomparsoSale ufficialmente a tre il numero degli indagati per la morte del ventiduenne di Giarratana, Salvatore Cultrera, trovato domenica scorsa impiccato dietro alla chiesa di Sant’Antonio Abbate, a dieci giorni dalla scomparsa.

Oltre ai due fratelli catanesi pregiducati, che vivono a Ragusa di 24 e 20 anni, già iscritti nel registro degli indagati, c’è anche un ventinovenne di Giarratana.

I reati ipotizzati sono tentata estorsione, sequestro di persona e istigazione al suicidio. La prima accusa si riferisce alle somme di denaro che i due catanesi avrebbero chiesto, anche con la minaccia, alla vittima che doveva almeno duemila euro per l’acquisto della droga. Gli atteggiamenti persecutori avrebbero fatto impaurire Cultrera che avrebbe fatto perdere le sue tracce per mettere in atto l’estremo gesto.

Ma che ruolo avrebbe avuto in questa storia il giovane di Giarratana? Era un conoscente della vittima, si vedevano saltuariamente, secondo quanto ha raccontato agli inquirenti durante l’interrogatorio come persona informata sui fatti.

Sarebbe rimasto coinvolto perché avrebbe voluto fare da paciere tra Cultrera e i due catanesi, “cercando di mettere ordine, per sistemare le cose”. Tra l’altro la vittima e l’indagato avrebbero avuto, qualche giorno prima della scomparsa, un alterco sfociato in schiaffi, forse per convincere Salvatore a uscire dal debito in tempi brevi prima che gli finiva male o forse perché anche lui  aveva un interesse economico criminale.

Sulla causa del decesso c’è ancora molto mistero: tuttavia dai primi esiti dell’autopsia, sul corpo di Salvatore non ci sono lesioni o fratture, “il che fugherebbe, si legge nel comunicato congiunto di Squadra Mobile e Carabinieri, ogni dubbio su eventuali percosse “ante mortem” che evidentemente non ci sono state”.

Il medico incaricato si è riservato di emettere una dettagliata relazione solo allorquando avrà disponibili gli esiti degli esami istologici e tossicologici che saranno esperiti in un laboratorio specializzato di Catania e non saranno disponibili prima di trenta giorni.

Il Pubblico Ministero Gaetano Scollo ha disposto che la Polizia Scientifica invii al Gabinetto Regionale i reperti sequestrati per effettuare approfondite analisi tecniche al fine di ricercare elementi di prova.

L’autopsia sulla salma del giovane Salvo Cultrera è stata eseguita ieri nel primo pomeriggio presso l’obitorio dell’ospedale “Paternò Arezzo” da parte del medico legale dott. Coco incaricato dal P.M. dott. Gaetano Scollo, coadiuvato da Ufficiali di polizia Giudiziaria della Polizia di Stato e dei Carabinieri. La  salma sarà presto consegnata ai familiari da parte della Procura della Repubblica, così da poter permettere le esequie.

Nel frattempo Polizia e Carabinieri continuano l’opera di raccolta di informazioni sulla vicenda al fine di approfondire la conoscenza dei fatti e fare luce sui dettagli. L’ipotesi di reato formulata, infatti, necessita di grande attenzione da parte degli investigatori nei confronti di tutti i soggetti coinvolti, il cui comportamento o atteggiamento potrebbero aver instillato o corroborato in Salvatore l’idea di porre fine alla propria vita.

Viviana Sammito