Sinistra Italiana Ragusa, interviene con un comunicato stampa, inviato ieri alla nostra redazione, sulla seduta del Consiglio Comuunale di Ispica che si è tenuta mercoledì sera. Diamo spazio oggi alla nota di sinistra Italiana Ragusa.

“Scontata la seduta di ieri del Consiglio comunale di Ispica sulla sfiducia al Sindaco Leontini: la difesa ad oltranza dell’operato della giunta da parte degli assessori, le inefficienze denunciate dei consiglieri di opposizione. Consiglieri di opposizione – si legge – che per buona parte vengono dalla ex maggioranza di Leontini, così come all’inverso qualche membro dell’attuale giunta del sindaco risulta partito quattro anni fa proprio dalle liste dei suoi principali antagonisti.

Nove i voti favorevoli alla sfiducia, 2 i consiglieri usciti dall’aula per non appoggiare Leontini e contemporaneamente denunciare così la strumentalità dell’atto di sfiducia dell’attuale maggioranza consiliare, contrapposta a Leontini, che non sembra essere cementata da un programma e progettualità condivise. Sfiducia che quindi non passa.

Il sindaco si difende in merito alle diverse giravolte dei consiglieri che, transfughi dalla sua compagine politica, si trovano a votare insieme a colleghi che hanno sempre attaccato anche sul piano personale.

Quello che non è per nulla scontato – si legge ancora nel comunicato – è la lettura da parte del Sindaco del documento del Tribunale di Catania, misure di Prevenzione, che attesta l’amministrazione giudiziaria dell’azienda di cui unico amministratore e’ il vice presidente del consiglio comunale Angelo Galifi.

Ribadiamo che la posizione di Sinistra italiana parte dalla conoscenza – lo diciamo per chiarezza – che ne’ Galifi ne’ l’azienda risultano indagati. Proprio per questo riteniamo utile alla comunità fare luce su quella che i magistrati definiscono “zona grigia”, la terra di mezzo in cui anche aziende non inquisite e pienamente legali (come la Galigroup in questione ma non solo) si trovano ad essere – per assoggettamento, intimidazione, sottovalutazione dei fenomeni – in una condizione di permeabilità e a condurre di fatto, consapevolmente o meno, condotte agevolative delle consorterie criminali che tentano di infiltrarsi.

Ribadiamo che Sinistra italiana ha a cuore anzitutto il destino degli oltre 280 lavoratori impiegati nella Galigroup e afferma che se da una parte è importante che Galifi (l’amministratore unico dell’azienda in questione) faccia chiarezza anche sul piano politico, dall’altra parte una forza di Sinistra e progressista che difende il mondo del lavoro e considera le aziende un vero “bene comune” del territorio non può che essere a favore della continuità della gestione dell’azienda (anche qualora ne venisse prolungata a giugno prossimo l’amministrazione giudiziaria) con la salvaguardia dei posti di lavoro.

A fronte pertanto della richiesta delle dimissioni dal consiglio comunale arrivata da più parti, compreso da parte del Sindaco per il quale non di certo si può affermare Sinistra italiana condivida programmi e progettualità, si continuano ad auspicare i chiarimenti e prese di posizione da parte del Galifi proprio a partire dalla tutela dell’economia del territorio cui la sua azienda certamente contribuisce.

Per ciò che rimane della seduta della civica assise, ad eccezione di Stornello del Pd (unico a dare solidarietà alla giornalista Torchi e a Vittorio Avveduto di Libera contro le mafie, entrambi colpevoli di avere posto la questione, ndr), tutto il resto dei consiglieri sono troppo impegnati a evitare di parlare dell’argomento come se i tentativi di infiltrazione nell’economia non fosse importante e significativa questione della Politica: non parliamo solo dell’azienda citata – afferma Sinistra Italiana – ma anche di quelle che nella primavera scorsa sono state oggetto dei provvedimenti della magistratura per Caporalato, ad esempio.

Così come tutto l’humus, quel terreno fertile dello sfruttamento del lavoro anche (ma non solo) in agricoltura, che rappresenta un terreno fecondo per le infiltrazioni della criminalità.

Ancora oggi, con la crisi dei corpi intermedi e con le forze più conservatrici al governo della nazione, Alleanza Verdi – Sinistra Italiana si auspica che la questione morale torni nei dovuti modi ad essere patrimonio anzitutto delle forze progressiste, e che le stesse forze che credono nel progresso sociale, giustizia e diritti dei più deboli, possano unirsi in nuovi tentativi di contributo alla vita pubblica.”