La Procura ha aperto un’inchiesta sulla fuga di gas di martedì pomeriggio che ha portato all’esplosione nel quartiere San Giovanni Galermo di Catania. L’ipotesi è di disastro colposo e al momento non ci sono indagati. Una palazzina è crollata e altre tre sono danneggiate.

Prima del boato, sentito a grande distanza, stavano operando anche due squadre dell’azienda del gas per intercettare una perdita segnalata in zona. Poi lo scoppio che ha sventrato gli edifici dello Iacp e danneggiato altri limitrofi e ferito anche proprio tre tecnici dell’azienda del gas e due vigili in modo non grave.

Quattro i feriti, di cui uno grave. Altre dieci persone sono state dimesse tra ieri sera e oggi dalle strutture sanitarie dopo le prime cure.

Sono 41 le persone sfollate.

“Noi come Questura – ha detto Antonino Ciavola, vicequestore e dirigente della Squadra Volanti Catania – stiamo prevenendo le operazioni di sciacallaggio perché le abitazioni devono essere tutelate, in particolare i beni.”

Il Comune di Catania  fa il punto della situazione dopo l’emergenza a seguito dell’esplosione avvenuta a Trappeto Nord

La fuga di gas è avvenuta nelle vie Kertesz, Gualandi e Capo Passero a Trappeto Nord (San Giovanni Galermo) e la situazione è ancora critica. La Fornitura di gas ancora sospesa per 20.000 abitanti, con rientro previsto entro 48 ore.

I tecnici di Catania Rete Gas stanno lavorando per ripristinare la fornitura di gas in sicurezza entro le prossime 24/48 ore mentre proseguono ulteriori controlli.

Cos’è accaduto esattamente? L’esplosione intorno alle ore 19 è stata provocata da una fuga di gas che, come spiegano i vigili del fuoco, ha provocato il crollo di due palazzine gemelle in una traversa via Galermo, a poca distanza dalla circonvallazione: 14 feriti e uno in gravi condizioni.

Dopo le esplosioni causate da una fuga di gas era stato segnalato un disperso: le ricerche hanno dato esito negativo ma la persona è stata rintracciata: uno straniero che si era allontanato per tempo dall’edificio. Tra i feriti vi è un codice rosso (un 66enne con ustioni al volto e alla testa); due vigili del fuoco, quattro tecnici della ditta del gas e una donna di 51 anni. Nessuno in pericolo di vita.

Prima del boato, sentito a grande distanza, stavano operando anche due squadre dell’azienda del gas per intercettare una perdita segnalata in zona. Poi lo scoppio che ha sventrato gli edifici e danneggiato altri limitrofi

Le attività ora proseguono per la messa in sicurezza dell’area e scongiurare altre fughe di gas.