Risultato positivo per l’esercitazione di protezione civile organizzata dai volontari della pubblica assistenza AVS di Santa Croce Camerina, affiliata Anpas Sicilia,  e finalizzata ad acquisire le necessarie competenze in caso di pronto intervento.

L’esercitazione che si è svolta nei pressi del Castello di Donnafugata,  a pochi chilometri dal comune ibleo, ha visto i volontari impegnati nell’allestimento di una  postazione fissa. Nello specifico i volontari si sono esercitati nel montaggio tende, allestimento cucina da campo e istallazione ponte radio. L’esercitazione  è stata anche occasione per verificare l’ampiezza del ponte radio, attraverso  l’ausilio dei mezzi di soccorso che hanno percorso il territorio ibleo in più direzioni.

A seguire i volontari nelle attività Carmelo Traina, specializzato nel coordinamento in ambito di massima emergenza e Salvatore Barone, responsabile in radio – comunicazioni.

“L’attività pratica – spiega il Presidente dell’Associazione Bartolo Scillieri – ha permesso ai volontari di sperimentare le proprie competenze e  acquisire maggiore autosufficienza per poter affrontare al meglio  situazioni di emergenza o criticità. Ma non solo, i partecipanti hanno anche avuto modo di costatare quali sono gli  strumenti logistici di cui è dotata la nostra associazione e di apprenderne il corretto uso. Mi ritengo molto soddisfatto di come tutti hanno affrontato questa prova dimostrando competenza, spirito di iniziativa ed entusiasmo”.

Il presidente Scillieri ha inoltre sottolineato come l’esercitazione abbia permesso di rafforzare la comunicazione interna ed esterna della pubblica assistenza.

“Lo svolgere le attività insieme, il confronto diretto  e i momenti conviviali come il pranzo preparato in loco, – conclude il Presidente  –  hanno permesso  ai volontari di rafforzare il senso di gruppo e di appartenenza, necessario non solo per affrontare al meglio le situazioni di criticità ma soprattutto per motivare gli appartenenti all’associazione a dare sempre il meglio di sé. Altro elemento importante che è emerso è stato il contatto con la cittadinanza: in tanti, incuriositi, si sono avvicinati  e ci hanno richiesto informazioni sull’associazione e sulle attività che si stavano  svolgendo. Questo è di certo un chiaro segnale che iniziative del genere possono essere un richiamo all’esterno e magari possono servire da pungolo per tutti quei soggetti che magari vorrebbero avvicinarsi al mondo del volontariato ma che per i più svariati motivi, tra cui la scarsa informazione, decidono di non fare il primo passo. Infine sono convinto  che sarebbe opportuno intensificare queste iniziative  e coinvolgere maggiormente la cittadinanza per far loro conoscere le attività di protezione civile e di volontariato in genere, al di fuori dei contesti critici o di emergenza che si possono verificare”.