“Hanno avvelanato la mia squadra”. Queste le parole scritte in una nota stampa a firma di Emanuele Filiberto, proprietario dellla squadra di calcio Real Aversa, che gioca in serie D,dopo la partita contro il Ragusa persa 6-0 domenica scorsa.

IL COMUNICATO DI EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA

“Quello che è accaduto domenica è un qualcosa di inaudito e, dal mio punto di vista, è un attacco anche alla mia persona oltre che alla città di Aversa. Hanno avvelenato la mia squadra. Abbiamo deciso di mandare in ritiro la squadra direttamente nella città di Ragusa, in un noto albergo cittadino, proprio per farli ambientare , essendo una città a 600 mt dal livello del mare, ma mai potevamo immaginare che nel 2023 potessero accadere cose simili.  Non voglio fare nessuna illazione, ma l’unica cosa certa che tutti i nostri calciatori stanno in ospedale. Durante il viaggio di ritorno, dopo le molte fermate per vomitare, è stato necessario portarli all’ospedale di Salerno e purtroppo sono stati tutti ricoverati, purtroppo non sono riusciti neanche a rientrare a casa.

La cosa più vergognosa che due dei nostri tesserati ieri mattina,  prima della partita, si sono dovuti ricoverare al pronto soccorso di Ragusa e la dottoressa di turno ha detto loro che prima di 6 ore non potevano avere nessun risultato e che dovevano stare sereni. Nonostante le avessero riferito che che c’erano altri tesserati che non stavano bene e con i loro stessi sintomi, lei ha risposto è inutile che andassero in ospedale in quanto potevano fare le analisi. La più grande sorpresa? La stessa dottoressa che li aveva visitati in ospedale e che si era rifiutata assistere i nostri giocatori, alle 15,00 già stava lì in campo pronta per sedersi  in panchina come medico sociale del Ragusa. Come è possibile che accadano cose simili…un medico di una struttura pubblica che pur di portare un vantaggio alla propria squadra mette a rischio l’incolumità di una intera squadra. Spero vivamente  che non si trattasse dello stesso medico, ma che fosse solamente una sosia perchè altrimenti sarebbe veramente una cosa gravissima.

L’unico dirigente presente era il sig. Paolo Filosa, con il quale ci siamo sentiti telefonicamente tutta la mattinata, congiuntamente con il dott Matachione che più volte aveva ribadito la necessità di chiamare in federazione per chiedere cosa potessimo fare. Il sig Filosa di tutta risposta riferiva  di aver già parlato con i massimi dirigenti della lega, i quali gli avrebbero detto che non c’era niente da fare e che se non fossero scesi in campo avrebbero avuto la partita persa a tavolino. A quel punto, non avendo alternative, hanno cercato di mettere in campo i giocatori pieni di farmaci pur di far disputare la gara, addirittura hanno dovuto mettere un giocatore al posto del portiere under. Spero che qui si faccia chiarezza e giustizia.

Abbiamo già provveduto a denunciare la struttura che ci ha ospitato, ed ora faremo subito reclamo per far ripetere la partita e denunceremo tutto alla procura federale. Il risultato non è altro che la conferma delle condizioni fisiche della squadra!”

LA CONFERENZA STAMPA LUNEDI’ POMERIGGIO AD AVERSA

Alla conferenza stampa indetta dalla società granata presso il Comune di Aversa, sono intervenuti il presidente del Consiglio Comunale Roberto Romano, in rappresentanza del sindaco Alfonso Golia impegnato in una riunione alla Regione, il dirigente Nazario Matachione, l’allenatore Rosario Campana e due figure societarie della Casa Reale Holding, l’avvocato Griffo e il portavoce Raffaele Auriemma. Matachione ha subito sottolineato che la società ha voluto dare dignità ai calciatori che sono scesi in campo in condizioni proibitive ed hanno dato tutto per la maglia del Real Aversa. Il dirigente è poi entrato nel dettaglio dei fatti, riprendendo i contenuti del comunicato stampa firmato da Emanuele Filiberto.

Il fatto più eclatante è stato il racconto di quanto accaduto in ospedale. “Sabato sera i primi due ragazzi colpiti, Valerio Di Lorenzo e Fabio Scognamiglio. Li trasportiamo all’ospedale, fanno dei minimi accertamenti e poi arriva una dottoressa che dice testuali parole: “Servono 6 ore per verifiche più approfondite”. I ragazzi vengono dimessi senza neanche una documentazione. Il giorno dopo la stessa dottoressa la ritroviamo in panchina come medico sociale del Ragusa. Non faccio nessuna illazione, è il dato di fatto di quello che abbiamo vissuto”.

A seguire l’allenatore Rosario Campana ha voluto chiedere scusa ai genitori per quello che è successo.

La società si è già affidata all’esperto di diritto sportivo Eduardo Chiacchio per fare ricorso: “ci batteremo per tutelare il buon nome del Real Aversa perché ciò che è avvenuto a Ragusa è inqualificabile. Lo devo alla comunità, ai tifosi e soprattutto ai calciatori che hanno subito malori e non hanno potuto giocare la partita in maniera corretta”, ha concluso Matachione.

Precisazioni dell’ASP di Ragusa 

In riferimento al comunicato stampa diffuso da Sua Altezza Reale, Principe Emanuele Filiberto di Savoia, l’ASP di Ragusa precisa quanto segue.

Domenica mattina, alle ore 10.10, si presentava presso il Pronto soccorso del P.O. “Giovanni Paolo II” un tesserato della società di calcio Real Agro Aversa, accompagnato da due persone. Dopo l’accettazione in Triage e in virtù dei sintomi manifestati (dolore addominale, febbre, vomito, diarrea), al paziente veniva assegnato un ‘codice verde’. Dopo una rivalutazione visiva da parte dell’infermiere di Triage alle 10.31, l’unico medico in servizio, di sesso maschile, prendeva in carico l’assistito alle 11.03. Al paziente veniva preso un accesso venoso per eseguire gli esami di laboratorio e somministrata una terapia.

Il medico in servizio, di fronte alle richieste dell’accompagnatore sui tempi di permanenza nella struttura, spiegava che era necessario attendere la risposta alla terapia e il risultato degli esami, che verranno stampati alle 12.19. All’esito della diagnosi di Gastroenterite, però, il calciatore aveva già abbandonato assieme agli accompagnatori i locali di PS.

Inoltre, a seguito di verifica interna, si segnala che all’interno del Pronto Soccorso non era presente alcuna dottoressa. Qualsiasi ricostruzione successiva, pertanto, è destituita di ogni fondamento.

L’ASD RAGUSA CALCIO HA CONFERITO MANDATO A DUE LEGALI PER PRESENTARE QUERELA AVVERSO LE DICHIARAZIONI RESE DA  EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA

Il presidente dell’Asd Ragusa Calcio, Giuseppe Trapani, ha conferito mandato agli avvocati Fabrizio Cavallo e Francesco Guastella per sporgere querela nei confronti del dott. Emanuele Filiberto di Savoia, proprietario della squadra del Real Aversa, per le gravissime affermazioni divulgate al termine del match che si è disputato a Ragusa e che ha visto protagoniste le due formazioni impegnate nei play out del campionato di Serie D.

“La dirigenza dell’Asd Ragusa Calcio – è scritto nella nota firmata dall’avvocato Fabrizio Cavallo – ritiene inaccettabili e deliranti le parole del dott. Emanuele Filiberto di Savoia che lascia intendere che vi sia stato addirittura una sorta di complotto ordito dall’Asd Ragusa calcio, complotto che avrebbe portato all’avvelenamento dei giocatori del Real Aversa che, per questa ragione, avrebbero perso il match in questione. Le parole scritte dal proprietario del Real Aversa non solo sono infamanti, ma offendono profondamente la squadra e tutta la comunità ragusana. I giocatori dell’Asd Ragusa Calcio hanno sempre affrontato, assieme alla dirigenza, le vittorie e le sconfitte in campo, a testa alta e con grande dignità”.