Una direttiva ai Comuni dalla Regione Sicilia. “Consapevole delle difficoltà e dei disagi che la concentrazione delle votazioni in una sola giornata comporta, sia agli operatori dei seggi che agli elettori, ho ritenuto opportuno diramare una direttiva rivolta ai Comuni per ottimizzare e velocizzare le operazioni”, ha spiegato l’assessore regionale alle Autonomie locali, Bernardette Grasso. “In armonia con le disposizioni nazionali, grazie agli approfondimenti fatti sulle vigenti procedure – ha continuato l’assessore – abbiamo messo in atto degli accorgimenti che certamente scongiureranno le code ai seggi elettorali e miglioreranno l’efficienza delle strutture preposte allo svolgimento delle elezioni amministrative di giugno 2018”. Sono 138 i centri siciliani in cui domenica 10 giugno si andrà alle urne per il rinnovo delle amministrazioni comunali. Una tornata elettorale che vedrà scendere in campo 12 mila candidati ai consigli comunali, tremila dei quali nei cinque capoluoghi di provincia in cui i cittadini saranno chiamati al voto. Si tratta di Catania, Messina, Siracusa, Ragusa e Trapani.

Il presidente di seggio, che lo riterrà opportuno per ragioni di stanchezza, potrà chiudere le operazioni di scrutinio alle 3 del mattino per poi riprendere alle 9 di lunedì 11 giugno.

I seggi saranno aperti dalle dalle 7 alle 23. Subito dopo, comincerà lo spoglio. A questo punto dall’assessorato per gli Enti locali viene consentita la sospensione a chi riterrà di non poter andare avanti e di prendere una pausa di sei ore. Mentre chi invece si sentirà di continuare, lo potrà fare.

Oltre che a Ragusa, si vota a Modica, Comiso e Acate.