Elettrodo a 150kV deve attraversare terreni in c.da Gravina (al confine tra Scicli e Ragusa): proprietari terrieri si oppongono
- 7 Agosto 2024 - 12:04
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Un acceso dibattito sta prendendo piede tra Scicli e Ragusa. Al centro della controversia ci sono 12 proprietari terrieri, aziende agricole, che si oppongono al passaggio di un elettrodo a 150kV, nei loro fondi, avendo individuato soluzioni alternative, che a dire dei proprietari, difesi dall’avvocato Giovanni Raudino, non arrecherebbero cosi’ danno a nessuno.
La proposta di passaggio del nuovo elettrodo ha suscitato un forte malcontento tra gli agricoltori e i proprietari terrieri di c.da Gravina, al confine tra Scicli e Ragusa, in territorio di Marina di Ragusa, che vedono nelle opere di cablatura non solo un’imposizione, ma anche un danno potenziale alle loro proprietà e all’ambiente circostante. Le preoccupazioni sono varie e vanno dalla possibile riduzione del valore dei terreni a rischi legati alla salute e alla sicurezza, fino all’impatto sulla qualità del panorama naturale che caratterizza la zona.
In particolare, i proprietari sottolineano che molti di loro hanno investito tempo e risorse per mantenere la fertilità dei loro terreni e preservare le tradizioni agricole locali. La paura è che la costruzione dell’elettrodo possa compromettere la loro attività, già provata dalle sfide economiche e climatiche di questo periodo. Inoltre, ci sono timori per la possibile interferenza con attività agricole delicate, che richiedono un ambiente senza perturbazioni esterne.
E’ la Società “Terna-Rete Elettrica Nazionale SPA” ad aver dato comunicazione della costruzione dell’elettrodotto a 150 kV con l’imposizione di un vincolo preordinato all’asservimento coattivo (art. 17, c.2, D.P.R. 08.06.2001, n. 327 e ss. mm.), manifestando di voler dare seguito a tale intento nelle giornate del 7 e 8 agosto 2024.
I proprietari dei terreni interessati dal passaggio dell’elettrodo, difesi dall’avvocato Raudino, comunicano di opporsi e di voler manifestare e protestare nelle stesse giornate in maniera tale da poter fermare i lavori. In un documento a firma dell’avvocato Raudino, inviato al Questore di Ragusa si legge: “l’opera va a determinare un danno grave ed irreparabile; i destinatari di tale intento hanno dimostrato a Terna- Rete Elettrica Nazionale S.p.A, attraverso relazioni peritali ed apposite verifiche sui luoghi, la concreta possibilità di fare eseguire le opere lungo un tracciato diverso, con la eliminazione di ogni danno alle proprietà, alle coltivazioni in corso evitando il notevole deprezzamento del fondo. Poiché i 12 proprietari si opporranno a tale occupazione, con la presente comunicano, ai sensi e per gli effetti di cui all’art 18 T.U.L.P.S. e danno avviso che nelle giornate del 7 dalle ore 9,00 alle ore 16,40 e dell’08.08.2024, dalle ore 11,30 alle ore 12,10 , si riuniranno all’ingresso delle loro proprietà per manifestare in forma privata, assieme a parte dei propri dipendenti, per rappresentare le loro ragioni e per invitare Terna- Rete Elettrica Nazionale S.p.A a prendere atto della concreta possibilità di far eseguire le opere lungo un parallelo ma diverso tracciato, che non arrecherà alcun minimo danno alle proprietà, sia in riferimento alle coltivazioni in corso, che all’occupazione dei dipendenti, nonché agli impianti idrici ed elettrici esistenti, evitando altresì il correlato ingente deprezzamento di tutte le loro proprietà in misura non inferiore al 30%, con la impossibilità di qualsiasi altro utilizzo delle proprietà ai fini turistici.”
Numerosi incontri si sono svolti nelle scorse settimane, dove i proprietari dei terreni hanno avuto l’opportunità di esprimere le loro preoccupazioni e di chiedere alternative che possano soddisfare le esigenze di tutti, individuando, stando a quanto riporta il documento condiviso dagli intestari, percorsi alternativi per il passaggio dell’elettrodo.
In attesa di una soluzione che possa accontentare le parti, il caso “Gravina” rimane emblematico di un tema più ampio: il delicato equilibrio tra sviluppo infrastrutturale e la tutela dei diritti e delle esigenze delle comunità locali. Sarà fondamentale il dialogo tra le autorità e i cittadini per trovare un compromesso che permetta di avanzare verso un futuro sostenibile senza compromettere l’identità e il benessere della popolazione.
Ad ogni modo riteniamo che il percorso verso la realizzazione di nuove opere infrastrutturali non dovrebbe mai prescindere dal coinvolgimento e dalla consultazione delle comunità interessate, per garantire che la crescita economica non avvenga a scapito dei diritti e delle aspirazioni delle persone.
Intanto stamattina, già di buon ora, i proprietari dei fondi interessati dal passaggio dell’elettrodo si sono ritrovati assieme ai loro dipendenti sul posto per fermare i lavori.