scritta carabinieri comando provincialeE’ stata venduta la caserma dei carabinieri, sede del comando provinciale di Ragusa, dal libero consorzio comunale di Ragusa a un’agenzia che sta acquisendo nel territorio nazionale per conto dello Stato diversi immobili destinati ad uffici pubblici. La vendita era stata decisa con atto di Giunta deliberato dal Commissario Straordinario

Per  3,3 milioni di euro è stata venduta la caserma dei carabinieri, sede del comando provinciale di Ragusa, dal libero consorzio comunale ibleo a una società ‘Investimenti Immobiliari Italiani’ .

Il commissario straordinario dell’ex provincia, Dario Cartabellotta, destinerà parte delle somme alla manutenzione delle scuole superiori, di competenza provinciale. E’ stata formalizzata ieri a Roma la vendita dell’immobile, procedendo con il rogito, stipulato dal dirigente del settore ‘Lavori Pubblici’ Carlo Sinatra, nello studio del notaio romano, Valerio Vanghetti.

La vendita del bene era stato deciso con atto di Giunta deliberato dal Commissario Straordinario che, in forza dei pareri dell’ufficio tecnico, aveva ritenuto congrua l’offerta dalla società. Il Commissario Straordinario del Libero Consorzio Comunale di Ragusa Dario Cartabellotta ha deciso di destinare 90 mila euro per interventi urgenti nelle quindici scuole secondarie della provincia di Ragusa. Ogni istituzione scolastica riceverà 5500 euro per provvedere ad interventi manutentivi necessari negli edifici scolastici. Dopo il trasferimento di 5 milioni di euro da parte della Regione siciliana con la legge di assestamento del bilancio, che ha permesso di mettere in equilibrio i conti del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, Cartabellotta ha voluto dare un segnale al mondo della scuola con la destinazione quasi totalmente del fondo di riserva per gli interventi necessari ed urgenti in materia di sicurezza. Queste somme si aggiungono a quelle già destinate in bilancio alle scuole che ammontano ad un milione e 80 mila euro di cui 400 mila euro per la fornitura di gasolio e metano, 418 mila euro per l’energia elettrica, 70 mila euro per la telefonia, 80 mila euro per canoni idrici e 40 mila euro per piccoli interventi manutentivi e spese di trasloco.

Viviana Sammito

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