pistolaNon ce l’ha fatta Gaetano Di Pietro,  il giovane vittoriese di 35 anni ferito gravemente, circa un mese fa, da quattro colpi di pistola fatti esplodere dal padre di 66 anni.

Il giovane è spirato nel reparto di Chirurgia dell’ospedale Garibaldi di Catania dov’era stato trasferito una settimana dopo il ferimento e il  ricovero al Guzzardi di Vittoria, al fine di potere affrontare eventuali complicanze con i mezzi appropriati.

Il giovane era stato operato alla milza, che gli era stato asportata in quanto lesionata dai proiettili,  ed era in prognosi riservata, fino a ieri sera.

Rimane in carcere a Ragusa il padre, incensurato di 66 anni, con regolare porto d’armi, con l’accusa di omicidio; dopo la morte del figlio la sua posizione si è aggravata.

L’anziano la mattina del  12 settembre a Scoglitti sarebbe stato colto da un raptus dopo l’ennesima richiesta di denaro per acquistare la droga da parte del figlio disoccupato. L’uomo, durante l’interrogatorio in caserma del sostituto procuratore della Procura di Ragusa Serena Menicucci, aveva ammesso le sue colpe dichiarando altresì di essere fortemente pentito. Il gesto era stato consumato davanti agli occhi impotenti ed increduli della madre della vittima.

Il giovane era già conosciuto alle Forze dell’ordine per uso personale di stupefacente; aveva perso il lavoro ma non il vizio della droga e chiedeva spesso i soldi al genitore che si è detto disperato: questo il motivo che avrebbe condotto il 66enne al gesto estremo. Le indagini, coordinate dal Procuratore Carmelo Petralia, sono condotte dai carabinieri della compagnia di Vittoria e dal Nucleo Investigativo.

Viviana Sammito