“Siccome la vita è un dono del Signore come tale bisogna viverla a pieno,                         

andare avanti e mai arrendersi e il miglior modo per non lamentarsi

è quello di guardare sempre indietro a coloro che stanno peggio”.

                                                                                                               Antonio Giannone

 

Antonio Giannone, il trentacinquenne disabile modicano, è Balzato agli onori della cronaca più volte per le sue “giuste” battaglie a favore dei disabili, ricordiamo il servizio andato in onda su Striscia la notizia, dove si evidenziava la mancanza dell’abbattimento delle barriere architettoniche a Modica, e ancora, la sua intervista fatta nel 2003, il 6 aprile a “Buonadomenica”, per parlare della disoccupazione dei disabili, e tante altre battaglie in cui la sua forza e tenacia hanno contribuito a cambiare l’atteggiamento popolare su questioni importanti come i diritti dei meno fortunati, insomma Antonio era un ragazzo solare, che aveva fatto della disabilità il suo punto di forza, con cui portare avanti i diritti della sua categoria.

Malgrado i quindici anni in carrozzina, a causa di una rara malattia (Atassia cerebellare di Friederich), Antonio non aveva rinunciato alla sua indipendenza, la mattina già dalle 8 era pronto a svolgere il suo lavoro come ausiliario del traffico a Modica percependo solo € 250,00 al mese; multare chi, senza diritto, non rispettava i parcheggi riservati ai disabili, era la sua prerogativa principale, e di ingiustizie ne ha viste tante Antonio, dalla caduta in carrozzina nel suo 2° giorno di lavoro, all’incitamento a chiudere gli occhi se a violare il codice della strada era un componente della giunta o addirittura un membro della Polizia Municipale, fino a vedersi conferito un incarico comunale part-time sperando che finalmente sarebbe stato economicamente autosufficiente e in grado di sganciarsi dal nucleo familiare, per poi sentirsi dire che l’incarico era solo un qualcosa per tenerlo impegnato, quasi a remunerazione zero, se non un rimborso spese “annuale” di €500,00.

Era un ragazzo attivo a 360° Antonio, tra i vari impegni svolgeva anche attività di volontariato presso l’Anfass di Modica, lavorava come ragioniere part-time, ed inoltre praticava anche atletica leggera, si era candidato anche come consigliere comunale, ma non si è ancora capito come, nella sua sezione, non siano risultati nè il suo nè i voti dei suoi familiari.

Adorava il computer, dopo anni di studio, era riuscito a crearsi un sito, visitandolo vi si legge una sorta di diario, dove Antonio si presenta, così, molto semplicemente, parla di sè, delle sue insoddisfazioni, delle ingiustizie per cui giornalmente lotta, dei viaggi che ha fatto e da cui è tornato più forte e più battagliero di prima, parla dei suoi amici, quelli che gli sono stati accanto, e parla di quanto gli manchi Angelo, il fratello maggiore morto nel 2006, ma -Antonio dice-è con Dio ora e la vita continua..

Speriamo che ovunque tu sia adesso, nessuno barriera architettonica fermi la tua corsa, che le tue gambe viaggino alla velocità delle parole, e che raggiungano presto l’Angelo che ti manca tanto.(ndr)

I funerali di Antonio saranno celebrati mercoledì alle 10 nella chiesa di Sant’Anna al quartiere Dente.