Ieri mattina, sulla spiaggia di Marzamemi, la sindaca di Modica Maria Monisteri insieme alla collega di Pachino, Carmela Petralito, alle Autorità delle due città, ai vertici militari e alle Istituzioni, hanno ricordato, a 80 anni dalla sua scomparsa, il sacrificio ed il valore di un figlio illustre di Modica: il sottotenente Vincenzo Barone. Era nato a Modica, il primo novembre del 1916 ed ha perso la vita nel corso della seconda guerra mondiale a Marzamemi, durante lo sbarco delle truppe alleate, il 10 luglio del 1943. E’ stato insignito, quattro anni dopo la sua morte, della medaglia d’oro al valor militare.

“Quello di Vincenzo Barone – afferma Monisteri – , è esempio di alto senso del dovere; di un ragazzo che, dopo avere frequentato il liceo classico, si laureò in Giurisprudenza all’Università di Catania e, nel gennaio del 1941, fu arruolato nel Regio Esercito per il servizio di leva e ammesso alla Scuola allievi ufficiali di Arezzo. Nello stesso anno, fu nominato sottotenente e assegnato al 54esimo Reggimento fanteria ‘Sforzesca’ di Novara. Il 17 febbraio 1943, rimase ferito dopo una incursione aerea nemica e fu ricoverato all’ospedale militare di Noto, prima di tornare in azione volontariamente, l’1 luglio del 1943, assumendo il comando di un plotone dislocato sulla spiaggia di Marzamemi.”

La lapide che ne ricorda il sacrificio, il valore militare e l’attaccamento ai valori della Patria, è stata posta ieri mattina, nel luogo dove cadde in combattimento il 10 luglio 1943, durante lo sbarco delle truppe anglo-americane. Durante la cerimonia è stata raccontata la storia della sua morte, a soli 27 anni, dopo essere stato attaccato da forze superiori per numero e per mezzi, morendo sotto i colpi di una mitragliatrice e dopo avere persi i suoi uomini e finite le munizioni dell’unica sua arma automatica. Modica lo celebrò dopo la fine della guerra, intitolandogli lo stadio storico della Città. A suggellare l’importanza dell’evento di ieri mattina, il Gonfalone della Città di Modica, che ha voluto in questo modo rappresentare la solennità della giornata.