I carabinieri stanno chiudendo il cerchio grazie alle dichiarazioni della vittima che ha denunciato la violenza sessuale, subita  lunedì pomeriggio, nella foce del fiume Irminio, a Marina di Rg. Lei, visitata al pronto soccorso, è stata dimessa con una prognosi di 3 giorni e con la diagnosi di violenza sessuale.

Ha fornito una descrizione dettagliata dell’uomo che l’ha stuprata.

Lei, la  vittima, 28 anni, ragusana che vive e lavora al Nord, in vacanza, lunedì,  decide, nonostante il vento, di godersi un pomeriggio di sole sulla spiaggia della foce del fiume Irminio, a Marina di Ragusa. Un ragazzo dell’est europeo, forse albanese, forse rumeno, nel primo pomeriggio, si presenta e la minaccia costringendola a un rapporto sessuale. Lei cede per timore di essere uccisa.

Non ha lividi sul corpo o evidenti tracce di violenza, perché non si oppone, non fa resistenza. Corre dai carabinieri a Marina di Ragusa e denuncia l’aguzzino: viene subito condotta all’ospedale Civile a Ragusa, dove viene visitata, con codice rosa,  al Pronto Soccorso.

Viene visitata da un ginecologo e viene sottoposta alle indagini cliniche del caso. La diagnosi è violenza sessuale. La prognosi è di tre giorni. I referti medici sono già stati sequestrati dalla procura della Repubblica che sta coordinando le indagini dei carabinieri della compagnia di Ragusa e del Nucleo Investigativo.

Le indagini proseguono per fare luce sullo stupro e  sull’identità dell’uomo che ha abusato della ragazza, che nonostante i ripugnanti fatti raccontati  e subiti, è stata lucida e collaborativa.

Viviana Sammito