L’evento che voglio segnalare è interessante sin dal titolo che gli è stato assegnato: “Madonna-Donna La spiritualità che si incarna nell’attualità attraverso la poesia. Poeti e pellegrini dell’aria iblea a confronto.”

È utile cominciare  dai  due termini “Cammino” e “Poesia”, per giustificare tale mia curiosità. La simbologia associabile al gesto del “camminare” e – a maggior ragione – il significato sottinteso al “cammino-pellegrinaggio”, verte essenzialmente sul concetto di “ricerca”, nelle sue più diverse accezioni. “Sei tu la strada che io percorro mentre mi guardo attorno! Ma tu non sei tutto ciò che c’è qui! Credo che qui ci sia anche qualcosa che non si vede.”, così Whitman consigliava di cercare “qui”, sulla terra, ciò che non si vede e potrebbe far parte di una dimensione iperuranica. Mi scuso per la terminologia adoperata, ma la reputo essenziale al fine di portare il tema nei paraggi di un asciutto sincretismo assolutamente necessario.

Cercare se stessi, cercare una risposta, o anche una domanda, cercare per il solo piacere di cercare, persino svagatamene. In qualunque modo la si voglia interpretare, la vita stessa è un cammino di ricerca. Dal momento in cui l’essere creato – o generato, che è lo stesso – cominciò a pensare, tra i migliori “cercatori” dell’umanità si ascrissero sin da subito i poeti. Non è vano ricordare che Dio stesso, nella letteratura sacra, si impone spesso come autore lirico.

Non a caso ho scelto un passo di Whitman – appunto sul “camminare” – al fine di introdurre l’affascinante viaggio che sarà intrapreso da un gruppo di poeti e di pellegrini, coordinati dall’editore Francesco Urso (http://www.libreriaeditriceurso.com/), con partenza da Avola (Venerdì 24 Maggio) e arrivo a Scicli (Domenica 26 Maggio). Mi sembra una superflua precisazione, probabilmente, l’affermare che il gruppo si muoverà assolutamente a piedi, ma alla fine lo stesso è stata fatta. La ridondanza talvolta funge solo da paravento ad una non troppo celata volontà di porre in rilievo talune informazioni solo apparentemente superficiali.

Andando ai formalismi dell’informazione più sobria: la prima tappa sciclitana è posta a Donnalucata (intorno alle ore 16:00), presso il Santuario della Madonna re Milici. Il culto mariano è una presenza simbolica sostanziale in ciò che concerne la tradizione del cammino/pellegrinaggio nella sua forma cristianizzata. La Donna, la Madonna, presa sempre – anche iconograficamente – come stella polare dell’auspicato buon viaggio. Una figura molto radicata anche nel territorio ibleo, persino nei toponimi delle contrade: ricordo il culto della Madonna dell’Itria, Santa Maria Odegitria, ossia di colei che mostra la giusta direzione, dal greco.

Dopo il benvenuto ai pellegrini, alle ore 16:30 circa, il cammino riprenderà verso Scicli. Infine dalle ore 19:00 il viaggio si concluderà all’interno del cortile dell’Opera Pia Carpentieri, dando spazio alle celebrazioni festose e finali a corollario dell’evento. Grazie alla collaborazione del Museo del Costume, si svolgerà un momento d’incontro con interventi, letture di poesie, messaggi e testimonianze, riguardanti il tema del cammino e della donna nella società. Nella stessa occasione sarà possibile appagare l’udito grazie ai canti di un coro polifonico.

Riepilogo con maggiore concisione:

Alle ore 16:00, presso il Santuario della Madonna re Milici, sarà dato il benvenuto ai pellegrini. E da lì si riprenderà il cammino verso Scicli.

Alle ore 19:00 è previsto l’arrivo in Scicli, all’interno del pittoresco cortile dell’Opera Pia Carpentieri.

L’organizzazione, in un continuo dialogo tra Avola e Scicli, è curata da Elisabetta Ventura, Marianna Buscema e l’editore Urso, con la collaborazione del prestigioso Forum dei cammini europei del pellegrino e dei poeti di “Libri di-versi in diversi libri”.

Il valore di questa iniziativa prescinde dalle individuali opinioni fideistiche di ognuno. Si astrae persino dal fatto che tali opinioni sussistano o meno, scetticamente scrivendo. Il bisogno di ricerca e di cammino è proprio dell’uomo, in quanto pellegrino terreno.

Concludo l’articolo con l’invito di Francesco Urso:

“Scrivi poesie, e senza la poesia la tua vita non avrebbe senso?
Vuoi cogliere un’opportunità di recitare le tue poesie?
Vieni con noi a Scicli (RG) DOMENICA 26 MAGGIO 2013”

Segnalo un link per chiunque voglia interessarsi maggiormente o partecipare attivamente all’evento:

https://www.facebook.com/pages/Scicli-domenica-26-maggio-2013-Donnamadonna-nel-Terzo-Millennio/352706651502009?ref=ts&fref=ts

Buon Cammino a tutti!

Gaetano Celestre