
Crisi agricola. Sciclitana disposta ad affittare l’utero pur di non perdere la casa
- 2 Marzo 2016 - 16:14
- 0
Una donna di 37 anni sciclitana, che ha chiesto di tenere l’anonimato, ha detto di essere disposta ad affittare l’utero per non perdere la sua casa.
Ma ad un avvertimento: che sia una coppia di eterosessuali. A farsi portavoce di un caso che ha scoppiare polemiche è stato il leader del movimento dei forconi, Mariano Ferro. La trentasettenne, vicina al movimento dei Forconi, lavora nelle serre a Scicli con il marito, madre di due figli, è disposta a dare in affitto l’utero.
Ha problemi economici e per evitare che sfrattino lei e la famiglia, per un debito insoluto con la banca, e che non ha possibilità di pagare è disposta a mettere in vendita l’utero.
Parte da Scicli, da Mariano Ferro, leader del Movimento l’appello, che a qualcuno sa di provocazione per tenere alta l’attenzione sulla crisi economica in agricoltura, sulle aste giudiziarie che sono sempre state oggetto di protesta del popolo dei Forconi. Ferro ha precisato che la donna esiste veramente e che è molto determinata ma non può assicurare se l’operazione andrà più o meno a termine. E’ una donna che ha chiesto di mantenere l’anonimato, che è contro lo stepchild adotion e le coppie gay: il suo utero lo metterà a disposizione infatti solo agli eterosessuali, a marito e moglie che non possono avere figli. Come intende proporsi alle famiglie che vogliono un figlio non è dato sapere, considerato che è sua volontà non farsi riconoscere. E’ disposta a trasferirsi anche 9mesi in California e dunque ad andare ovunque per mettere in atto la pratica, illegale in Italia.
In Australia, Canada e Grecia la surrogacy è attivabile anche da donne single, mentre ad esempio nel Regno Unito viene negata agli stranieri.
Grandi opportunità per chi vuole un figlio, come nel caso di Vendola, ci sono negli Stati Uniti e soprattutto nelle coste: sia a Est che a Ovest.Negli Stati Uniti la prassi ha un costo di 100-130mila euro, che possono arrivare a 200mila. Poi seguono, come ricorda il Giorno, Canada (90mila euro), Grecia (tra 40mila e 60mila euro), Ucraina e Russia (40mila), India e Nepal (30mila).
Il rischio è, se parte la prima volontaria, l’innesco di un meccanismo a catena un po’ per i soldi, un po’ per emulazione.
Viviana Sammito