Un ospedale da campo con dieci posti è stato allestito ieri sera all’ospedale Cervello di Palermo per fronteggiare l’emergenza causata da decine di ambulanze in attesa da ore davanti al Pronto Soccorso.

La decisione è stata presa di concerto con la protezione civile, in attesa che i reparti di ostetricia del Cervello e quello dell’ospedale Civico completino la riconversione per destinarli a pazienti Covid.

Il numero dei ricoveri negli ospedale siciliani in queste ultime ore, sia nei reparti ordinari che nelle terapie intensive, sta registrando nuovamente un forte aumento. La situazione più allarmante all’ospedale Cervello di Palermo dove il reparto di Rianimazione è quasi saturo a causa di pazienti no vax che occupano il 99% dei posti letto.

Per questo motivo, dopo il reparto di cardiologia, si sta destinando ai pazienti Covid anche quello di Ostetricia e Ginecologia.

“Ieri sera soltanto per qualche ora c’è stata un’emergenza al pronto soccorso del Cervello. La situazione è stata risolta con il montaggio del posto medico avanzato. E’ successo che si è concentrato nelle stesse ore un numero di pazienti che ha superato la ricettività del pronto soccorso che è di oltre 50 postazioni”. Lo ha dichiarato Tiziana Maniscalchi, responsabile del pronto soccorso Covid dell’ospedale Cervello di Palermo che spiega così quanto accaduto ieri, quando 14 ambulanze sono rimaste in fila per ore davanti all’area di emergenza.




“Speriamo che questo picco – aggiunge – duri pochi giorni perché sono situazioni che mettono a dura prova il nostro lavoro, l’intero sistema sanitario locale. Questi numeri me li aspettavo perché risentono del Capodanno, delle feste private e delle riunioni familiari. Forse in questa fase sarebbe stato più opportuno riflettere, stare attenti e pensare alle cose essenziali. Speriamo di avere raggiunto il picco ma i numeri non fanno pensare che sia cominciata la discesa, anzi”.

La responsabile dell’area di emergenza traccia poi un bilancio della situazione: “L’ospedale Cervello, che ha registrato anche 90 accessi al giorno, attualmente ha oltre 200 ricoverati rispetto a una capienza massima di 250 che raggiungeremo oggi con l’attivazione di altri posti letto. Sono tutti casi gravi – sottolinea Maniscalchi – e in gran parte si tratta di persone non vaccinate”.

Stessa situazione anche a Catania, in tutta la provincia gli ospedali sono al collasso. “Non ce la facciamo più”, afferma Carmelo Iacobello, il direttore dell’unità di Malattie infettive del Cannizzaro. “Ho appena fatto la conta dei nuovi malati che dovremmo ricoverare, ma non ci sono posti”.

Sarebbe utile che i tanti No Vax che ancora gridano al complotto facessero un bel tour negli ospedali per capire quanti di loro sono ormai appesi a un filo in tutte le rianimazioni.