Via libera del Consiglio dei Ministri al “decreto Ristori”, illustrato questa sera in conferenza stampa dal Presidente Conte e dai Ministri Gulatieri e Patuanelli.

Tra le misure  inserite nel decreto anche un finanziamento da 30 milioni di euro per consentire a medici di base e pediatri di eseguire “tamponi antigenici rapidi” e il servizio nazionale per il “contact tracing” e lo stop ai pignoramenti immobiliari fino alla fine dell’anno.

I contributi a fondo perduto «arriveranno direttamente sul conto dell’azienda con bonifico dell’agenzia delle entrate, è il modo più efficace, confidiamo che a metà novembre chi ha aderito alla prima edizione potrà riceverlo, subito dopo anche gli altri», ha detto Conte, che ha anche aggiunto: «sono buone le possibilità di affrontare dicembre con una certa serenità, senza un sistema sanitario sotto stress. In caso contrario ci troveremo di fronte alla necessità di un lockdown, ma dobbiamo assolutamente scongiurarlo. Stiamo infatti lavorando per evitarlo. Per farlo dobbiamo operare adesso, senza ulteriore indugio, delle scelte che sono dolorose».




Un decreto «contrassegnato da rapidità, semplifica ed efficacia» ha affermato il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri: «Il contributo a fondo perduto – ha spiegato – sarà erogato automaticamente a oltre 300mila aziende che già lo hanno già avuto, e quindi contiamo per metà novembre di avere tutti bonifici effettuati da parte dell’Agenzia delle entrate».

Il nuovo intervento a fondo perduto avrà un funzionamento legato al meccanismo già utilizzato con il decreto Rilancio con il mese di aprile come punto di riferimento: «Per alcuni settori il coefficiente sarà 1 per i ristoranti 1,5», per altri settori potrà arrivare a 2: quindi ristoro doppio rispetto a quanto già ricevuto.

Il nuovo contributo a fondo perduto andrà a tutti gli operatori dei settori economici interessati dalle misure restrittive, senza limiti di fatturato (quindi anche a chi supera i 5 milioni) e avrà un tetto massimo di 150mila euro.

Nel testo si precisa che chi non ha chiesto il contributo a fondo perduto nell’edizione prevista con il decreto Rilancio dovrà fare apposita domanda: saranno esclusi dal ristoro i soggetti che hanno attivato la partita Iva a partire dal 25 ottobre o quelli che hanno già cessato l’attività prima di questa data.

All’articolo 16 della bozza del decreto ristori si legge che «per il mese di novembre 2020, è erogata dalla società Sport e Salute S.p.A., nel limite massimo di 124 milioni di euro per l’anno 2020, un’indennità pari a 800 euro in favore dei lavoratori impiegati con rapporti di collaborazione presso il Coni, il Comitato Italiano Paralimpico, le federazioni sportive nazionali, le discipline sportive associate, gli enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni e dal Cip, le società e associazioni sportive dilettantistiche».




Viene inoltre istituito il “Fondo per il sostegno delle associazioni sportive dilettantistiche e delle società sportive dilettantistiche” nel limite massimo di 50 milioni di euro per l’anno 2020: sarà destinato all’adozione di misure di sostegno e ripresa delle associazioni e società sportive dilettantistiche” penalizzate dall’ultimo Dpcm del governo.

Previsto anche un rimborso con voucher anche per gli spettacoli dal vivo previsti dal 24 ottobre e fino a gennaio 2021 e saltati per le nuove restrizioni anti-Covid. La misura vale anche per «i titoli acquistati dal 1 al 24 ottobre non fruiti» finora e «non fruibili fino al 31 gennaio 2021».