“Gianni il rumeno” è stato condannato a quattro anni e due giorni di reclusione per violenza sessuale ai danni di una barista di Modica.

L’uomo era stato arrestato dalla polizia lo scorso ottobre (ne abbiamo parlato qui: https://www.novetv.com/?p=6048) per il tentativo di stupro della dipendente di un pub di Corso Umberto a Modica. Nel corso dell’interrogatorio di garanzia “Gianni il rumeno” aveva risposto sommariamente alle domande del Gip, ammettendo di essersi recato nel locale già abbastanza ubriaco. Qui c’era la ventiseienne vittima che, secondo l’uomo, stava bevendo del vino. I due avrebbero parlato e bevuto assieme. L’uomo, su indicazioni della vittima, fu trovato nel locale in mutande e con gli scarponi da lavoro calzati. Secondo il racconto della giovane barista, Gianni il rumeno avrebbe cominciato a farle delle avances e al repentino rifiuto avrebbe cercato di stuprarla all’interno del locale dove erano rimasti da soli, dopo che la titolare era andata via.

Al rifiuto della donna,  l’uomo avrebbe perso la ragione iniziando a picchiare la donna procurandole traumi, contusioni e una micro frattura alla mandibola. La malcapitata aveva rintracciato la titolare che a sua volta avrebbe chiesto l’aiuto della polizia.

“Gianni il rumeno” è stato processo col giudizio abbreviato dal Gup del Tribunale di Modica, Lucia De Bernardin. Il pubblico ministero, Francesco Puleio, aveva chiesto sei anni e sei mesi di carcere.

Il giudice ha stabilito un risarcimento danni in favore della donna, patrocinata dall’avvocato Giovanni Di pasquale, che sarà quantificato in separata sede.

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