sbarchi soccorsiSono state concluse ieri le indagini in ordine ad uno dei gommoni soccorsi e giunti a Pozzallo 3 giorni fa. Il lavoro condotto dagli investigatori è stato più complesso rispetto al solito, questo per via della compiuta identificazione degli scafisti, entrambi sedicenti minori.

La Polizia ha dovuto prima accertare con esattezza la effettiva minore età e poi ha potuto procedere al loro fermo.

L’esatta indicazione rispetto all’età è una questione molto delicata per gli investigatori in quanto a seconda della loro età cambia la competenza della Procura della Repubblica e quindi del Tribunale che dovrà giudicare i giovani scafisti, così come l’Istituto di pena dove condurli al termine delle indagini.

Grazie sempre alla professionalità dei poliziotti e degli interpreti è stato possibile identificare i due minori e descrivere in modo attento ed esaustivo il loro ruolo sul gommone, quindi in ordine al reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Anche in questo caso i minori si erano “arruolati” in Libia al fine di poter viaggiare gratis, in pratica il loro compenso si aggira sugli 800 dollari.

Uno dei minori proviene dalla Guinea Bissau ed ha 17 anni occupandosi del timone, l’altro senegalese di 17 anni appena compiuti era alla bussola ma durante il viaggio si davano il cambio per poter riposare un po’.

Al termine delle complesse indagini sia sull’età che sulle loro responsabilità, i minori sono stati accompagnati presso il carcere minorile di Catania a disposizione della Procura per i minori etnea.