centro prima accoglienza pozzalloOltre 100 immigrati sarebbero usciti dal Centro di Prima Accoglienza di Pozzallo facendo perdere le proprie tracce. La notizia non trova ancora una conferma, soprattutto sul numero esatto di clandestini.

Di sicuro c’è una situazione invivibile al Centro Accoglienza e in tutta Pozzallo. Come abbiamo più volte scritto, durante l’estate i clandestini erano lasciati liberi di poter passeggiare per la città. Ma chi garantisce che magari queste persone non si incontrano con altri connazionali, magari in regola, per  raccordarsi su una fuga e/o su posti dove nascondersi? E soprattutto per fare cosa? Chi potrebbe offrire loro lavoro se non sono in regola?  Proprio il Ministro Angelino Alfano qualche giorno fa aveva detto: Il pericolo può venire da infiltrati, giunti sui barconi carichi di uomini, donne e bambini alla disperata ricerca di salvezza. Il problema della sicurezza è diventato pressante a causa dal crescente numero di profughi e dalla necessità ineludibile di concedere un’accoglienza agli sventurati che approdano nell’Isola ai limiti della sopravvivenza.”

In questi giorni da comunicati stampa apprendiamo che la senatrice Venera Padua,  ha  vissuto dal vivo cosa significa fare accoglienza. “Ho potuto toccare con mano la disperazione di chi arriva su un barcone di legno in cerca di una vita migliore e la professionalità di chi, invece, soccorre queste persone dopo venti giorni passati sul mare” – ha detto la Padua assistendo ad uno sbarco di clandestini a Siracusa. Belle parole sicuramente, ma crediamo che sono finiti i tempi di comunicati stampa, ora è arrivato il momento dei fatti. Come si può tollerare che il Cpa che può contenere un massimo di 150 persone, ne deve ospitare 500?

Il sindaco Ammatuna ha provato a contattare il ministro Alfano, si attende una risposta.