Un progetto che ampli la lunghezza della ciclovia della Magna Grecia fino a Caucana: questa la proposta avanzata dal presidente della commissione attività produttive all’Ars, Orazio Ragusa, all’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone.




Ad oggi l’itinerario prefigurato arriverebbe fino a Pozzallo, per questo la proposta di modificarne il progetto coinvolgendo anche altre zone della costa iblea, tra cui Marina di Modica, Sampieri, Donnalucata, Marina di Ragusa e Santa Croce Camerina.

“L’intento originario – spiega l’onorevole Ragusa – è quello di far sì che questa ciclovia, nella nostra isola, possa procedere da Messina a Pozzallo con 220 chilometri spalmati su 27 Comuni e tre province. La ciclovia della Magna Grecia è una iniziativa di cui la Regione Calabria si è fatta capofila coinvolgendo anche Basilica e Sicilia. Nei giorni scorsi la giunta Musumeci ha deliberato l’ok alla firma del protocollo d’intesa che fissa regole e tempi dell’iniziativa”. Un’idea che permetterebbe agli amanti delle due ruote di percorrere mille chilometri alla scoperta delle bellezze della Sicilia.

“Naturalmente -prosegue l’onorevole- tutto questo potrebbe risultare più facile se si riflette sul fatto che da Marina di Modica a Sampieri esiste già un tratto di pista ciclabile così come da Marina di Ragusa a Casuzze. E, in più, negli ultimi tempi, si è parlato di realizzare un tratto che potesse unire Marina di Ragusa a Donnalucata. Ovviamente, quanto già fatto dovrebbe essere inglobato nel progetto complessivo le cui finalità sono assolutamente degne di nota”.

A fine dicembre il ministero dei trasporti ha stanziato 16,6 milioni per le tre regioni interessate al progetto, ed entro il 31 dicembre 2020 Sicilia, Calabria e Basilicata dovranno presentare a Roma i risultati del proprio progetto, tra cui planimetrie, relazioni, elaborati grafici, lo studio di inserimento urbanistico. Nonostante la proposta riguardi le tre regione, queste non sono però vincolate alle altre per la realizzazione dei progetti e nell’andamento dei lavori.




“Riteniamo che tutto ciò – conclude l’onorevole Orazio Ragusa – rappresenti un’altra straordinaria occasione di promozione e valorizzazione del nostro territorio. E non possiamo permetterci di trascurarla, valutando la necessità di intervenire nella maniera più adeguata per ottenere i riscontri necessari”.

Natasha Gambuzza