In ricordo dell’archeologa Anna Maria Sammito, scomparsa prematuramente a fine giugno, su iniziativa dell’Amministrazione comunale e d’intesa con il soprintendente di Ragusa, dr. Antonino Di Marco, si è svolto alla villa comunale di Chiaramonte Gulfi un focus di approfondimento sui risultati e sulle prospettive riguardanti gli scavi archeologici di contrada San Nicola Giglia e in contrada Cifali su cui la stessa Sammito aveva per anni attivamente collaborato, unitamente all’archeologo Saverio Scerra sempre della Soprintendenza di Ragusa, affiancati da team di studenti universitari, coordinati dai proprio docenti di riferimento dell’Università di Bologna e Genova. Sono intervenuti il soprintendente De Marco, lo stesso archeologo Scerra, il Prof. Antonino Facella dell’Università di Genova e l’archeologo Francesco Cardinale, referente culturale della cooperativa Maria Santissima di Gulfi che si occupa attivamente degli scavi anche attraverso progetti di inclusione di giovani migranti. E’ intervenuto anche il prof. Alexander Evers della Loyola University Chicago che con il suo team cura alcune porzioni di scavo.

Tante le novità illustrate nel corso della conferenza moderata dal giornalista Michele Barbagallo e che hanno permesso di approfondire i risultati raggiunti.

A San Nicola Giglia, dove scava il team dell’Università di Bologna coordinato dalla prof.ssa Baldini e dal prof. Cosentini, si lavora alla necropoli, che ha già riportato alla luce oltre 170 tombe bizantine e all’attiguo abitato; nei luoghi si è recentemente scoperta una complessa stratigrafia forse di età imperiale.

In contrada Cifali, invece, si sta scavando ancora in questi giorni ed è presente il team dell’Università di Genova coordinato dal prof. Facella. Lavori che hanno portato alla luce, addirittura, un impianto termale attiguo al cimitero arabo.

L’appuntamento culturale, inserito nell’Estate Chiaramontana, si è concluso con il ricordo dell’archeologa Anna Maria Sammito, alla cui memoria, il sindaco Sebastiano Gurrieri ha voluto dedicare il seguente pensiero: “Per l’impegno e la dedizione nella salvaguardia del patrimonio storico, artistico e culturale del territorio ibleo e, in particolare, per il prezioso contributo fornito in occasione delle campagne di scavi condotte in Chiaramonte Gulfi che hanno consentito preziosi ritrovamenti dell’epoca araba e bizantina”. Una frase impressa su un piatto d’argento consegnato al soprintendente De Marco che sarà consegnato in dono alla famiglia della compianta archeologa.

Tutta la serata, peraltro, è stata caratterizzata da una profonda commozione tra i presenti anche per via di una bellissima farfalla colorata, che si è poggiata più volte sui relatori: tutti hanno un po’ voluto immaginare che fosse proprio lo spirito di Anna Maria che non è voluta mancare all’appuntamento in suo onore prima di volare nuovamente via e, chissà, andare ancora in giro a scoprire nuovi siti storici.