cgil-cisl-uil3La nascita di infrastrutture dovrebbe rappresentare sviluppo, occupazione, nuovi posti di lavoro, stipendi e quindi dovrebbe indicare il decollo economico di un paese. Succede però, nel territorio ibleo, che nell’autostrada Sr- Gela persiste il fallimento del comparto: ci sono ditte subappaltatrici i cui lavoratori sono sospesi perché non ricevono il pagamento delle  fatture. Si tratta di sospensioni senza alcun ammortizzatore sociale.

La stessa situazione riguarda le ditte fornitrici delle materie prime  – ferro e calcestruzzo –  con il rischio del blocco delle forniture ai cantieri.

La Cosige, ditta appaltatrice, ha fornito un quadro critico dicendo di dover ricevere, per fatture scadute una somma di circa 23 milioni di euro da parte della Regione.

Questa mattina per un’ora nei cantieri i lavori si sono fermati, sia per contrastare le morti bianche –  ultima quella di Alessio Iabichella, giovane elettricista morto carbonizzato nell’azienda Ovo Blanco –  e sia perché mancano le tutele contrattuali.  Una mobilitazione accompagnata da assemblee, anche a livello nazionale.

Rimangono ancora irrisolte alcune procedure di espropri, la rimozione di tralicci di linee elettriche e di telecomunicazione. In alcuni tratti va effettuata la bonifica contro il rischio di presenza di ordigni bellici.

Di fronte a questa situazione Cgil, Cisl e Uil di Ragusa esprimono forte preoccupazione perché esiste il rischio reale di perdita di diverse centinaia di posti di lavoro tra diretto e indotto,  e perché diventa sempre più incerto il   futuro dell’opera.

Viviana Sammito