25-aprileCelebrato ieri il 25 Aprile anche nei comuni iblei.

Ragusa

La cerimonia celebrativa del 72° anniversario della Liberazione dell’Italia dall’occupazione nazista e dalla dittatura fascista è stata organizzata come negli scorsi anni dalla Prefettura di Ragusa in collaborazione con la locale Amministrazione comunale.

Il corteo, composto dalle Autorità civili, militari e religiose, dai rappresentanti delle locali associazioni combattentistiche e d’arma, dopo avere reso onore  alla Stele dell’Unità d’Italia, ha percorso le vie principali del Centro storico lungo le quali sono state deposte corone di fiori alle lapidi in memoria del Ten. Lena, dei braccianti agricoli caduti in occasione dei fatti del 9 aprile 1921 e del Milite Ignoto posta sulla facciata del Palazzo Comunale, per poi raggiungere Piazza San Giovanni dove, sul Sagrato, si è tenuta la fase conclusiva della cerimonia.

In una cornice di ampia e sentita partecipazione popolare, caratterizzata anche dalla significativa presenza di un gruppo di giovani diversamente abili, ai quali il Prefetto ha voluto estendere l’invito per sottolineare che il “25 aprile” è la festa di tutti, di particolare rilevanza sono stati i momenti celebrativi dinanzi al monumento in memoria dei Caduti per la Patria sul sagrato della Cattedrale di San Giovanni Battista, con la benedizione impartita dal Parroco della Cattedrale Don Gino Alessi e la deposizione della corona di alloro da parte del Prefetto  Maria Carmela Librizzi e del Sindaco di Ragusa Federico Piccitto.

Modica

A Modica è stato celebrato con la deposizione di una corona d’alloro al monumento ai caduti.

Dopo un breve corteo da Palazzo San Domenico, sede del Comune, al monumento, è stato il sindaco Ignazio Abbate a deporre la corona mentre le note del silenzio di ordinanza hanno imposto un momento di riflessione su quello che è stata la Resistenza nel nostro Paese, progenitrice dei valori della democrazia e della libertà.

Alla semplice e sobria cerimonia erano presenti il vice sindaco, Giorgio Linguanti, gi assessori Orazio Di Giacomo, Giorgio Belluardo e Rita Floridia, i rappresenti dell’Arma dei carabinieri, della Guardia di finanza e della polizia di Stato nonché il comandante della polizia Locale.

Per Cgil –Cisl – Uil presenti i sindacalisti Giuseppe Ruta e Salvatore Terranova. Presenti i consiglieri comunali, Giovanni Spadaro e Carmelo Cerruto.

Vittoria 

La Cgil, l’Anpi, lo Spi Cgil, l’Auser e l’Unione degli Studenti hanno celebrato ieri a Vittoria, sino a tarda sera, la Festa di Liberazione che è coincisa con il 72° anniversario della Resistenza.

E’ stata una vera festa supportata da video (con la proiezione di filmati sulla Resistenza e del documentario Accaniti di Enzo Rizzo sulla storia di Vittoria), immagini – l’esposizione di schede biografiche su alcuni antifascisti vittoriesi tratti dall’opera di Gianni Ferraro Vittoria Antifascista con l’elaborazione grafica curata da Sergio Mustile- e ovviamente tanta musica con l’esibizione di gruppi come i Demetra e poi giovani interpreti come Giacomo Aurnia, Saretto Emmolo, Rosario Arancio Febo, Valerio Macca, Rocco Mammano, Nadia Marino, Antonio Modica, Giampiero Scifo.

Sul tema “Resistenze contro il Fascismo, Mafia e Sfruttamento” hanno poi parlato la giovane rappresentante dell’ANPI di Vittoria, Marilena Decaro che ha portato il suo saluto, la segretaria generale dello Spi Cgil di Ragusa, Roberta Malavasi che ha sottolineato l’attualità e l’importanza dei valori che nascono con la Resistenza che vede nel 25 aprile il momento più alto per una Festa di Liberazione che è l’origine dei principi di democrazia e di libertà, codificati nella nostra Costituzione, conquistata dai nonni e dai padri anche al costo del prezzo più alto, quello della vita; il suo ricordo è andato ad una personalità indiscussa che sintetizza la lotta di liberazione che è quello di Sandro Pertini, il presidente della Repubblica più amato dagli italiani, vittima anch’egli della persecuzione fascista.

Scicli

La ricorrenza del 25 Aprile nella città di Montalbano si è aperta con la Santa Messa nella chiesa di San Giovanni Evangelista, in via Mormina Penna, alle 10. Poi la deposizione della corona d’alloro in onore ai caduti, sulla lapide di piazza Municipio.

Il corteo con in testa i rappresentanti istituzionali si è poi spostato, accompagnato dalla banda musicale Busacca-Borrometi in Largo Gramsci, dove insiste il monumento alla Resistenza. Qui ha parlato il Primo cittadino, Enzo Giannone: un discorso commemorativo in memoria dei partigiani caduti e la deposizione della corona d’alloro sulla stele.