Il “caro carburante” è uno degli argomenti del momento, non se ne può non parlare. Tutto aumentato, ovunque: dal pane e pasta, alle medicine, ai prezzi di fitofarmaci, prodotti per l’edilizia, legno, ferro, ecc …

Spostarsi per andare a lavorare per molti sta diventando un problema a causa dei prezzi alle stelle di gasolio e benzina. Gli autotrasportatori sono pronti a fermarsi nuovamente, in tutta Italia.

In molti chiedono il taglio delle accise: la somma totale è di 0,7284 euro/litro per la benzina e di 0,6174 euro/litro per il diesel.

Ecco la lista delle accise:

– Guerra d’Etiopia del 1935-1936: 1,90 lire (0,000981 euro);

– Crisi di Suez del 1956: 14 lire (0,00723 euro);

– Ricostruzione dopo il disastro del Vajont del 1963: 10 lire (0,00516 euro);

– Ricostruzione dopo l’alluvione di Firenze del 1966: 10 lire (0,00516 euro);

– la Ricostruzione dopo il terremoto del Belice del 1968: 10 lire (0,00516 euro);

– Ricostruzione dopo il terremoto del Friuli del 1976: 99 lire (0,0511 euro);

– Ricostruzione dopo il terremoto dell’Irpinia del 1980: 75 lire (0,0387 euro);

– Missione ONU durante la guerra del Libano del 1982: 205 lire (0,106 euro);

– Missione ONU durante la guerra in Bosnia del 1995: 22 lire (0,0114 euro);

– Rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004: 0,02 euro;

– Acquisto di autobus ecologici nel 2005: 0,005 euro;

– Emergenza terremoto in Abruzzo del 2009: 0,0051 euro;

– Finanziamento alla cultura nel 2011: da 0,0071 a 0,0055 euro;

– Gestione immigrati dopo la crisi libica del 2011: 0,04 euro;

– Emergenza alluvione Liguria e

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