Giorno 14 luglio si è tenuta a Ragusa, presso la sala “Saro Di Grandi”, la Conferenza Stampa dell’Avis Provinciale Ragusa dedicata alla presentazione della campagna di promozione per il dono del sangue “Estate 2022”.

All’appuntamento sono intervenuti il Presidente Provinciale Dott. Salvatore Poidomani, il Dott. Pietro Bonomo, Persona responsabile del Sistema delle Unità di Raccolta e il Dott. Franco Bennardello, Direttore Servizio Trasfusionale dell’Azienda sanitaria Provinciale.

Attraverso il progetto di comunicazione, l’immagine e lo slogan Sempre, Ovunque, Serenamente (SOS), ideati da Kewin Lo Magno, si vuole rappresentare innanzitutto il senso di serenità con cui le donatrici e i donatori effettuano la donazione, consapevoli di farlo in piena sicurezza e in un ambiente accogliente. La parola Sempre richiama l’impegno costante e la disponibilità dei cittadini e del personale sanitario dell’Avis, mentre Ovunque la possibilità di donare in tutte le realtà comunali della Provincia.




Lo sfondo del centro di raccolta / struttura sanitaria si integra con l’azzurro del mare e del cielo, che richiamano l’estate e lo spirito di spensieratezza di cui tutti sentono il bisogno. I donatori non sono eroi, ma persone capaci di compiere attraverso un gesto semplice e straordinario un atto di solidarietà verso gli altri.

Obiettivo della campagna estiva è quello di tenere alta l’attenzione sulla necessità di garantire la raccolta del sangue anche in estate, un periodo in cui, com’è noto, si prevede una minore propensione alla donazione, mentre il fabbisogno di sangue non si ferma, non va in vacanza, resta uguale a quello degli altri periodi dell’anno, anzi addirittura cresce.

Un obiettivo che negli ultimi anni in Provincia di Ragusa siamo sempre riusciti a conseguire – dichiara il Presidente Provinciale, Dott. Salvatore Poidomani – in controtendenza rispetto al contesto regionale siciliano e nazionale. Anche nel 2021, in piena pandemia, abbiamo evitato flessioni nella raccolta dei mesi estivi e assicurato il soddisfacimento di tutti i bisogni di salute per cui si rende necessaria la risorsa sangue.

Questo grazie al grande spirito di solidarietà dei donatori iblei, – continua il Presidente Poidomani – ai quali va sempre il nostro più sentito e sincero riconoscimento, e all’efficienza organizzativa ed operativa del sistema integrato Ragusa, che mette insieme la rete provinciale dell’Avis in rapporto di stretta collaborazione con il SIMT dell’ASP.

Quest’anno, però, affrontiamo questa campagna con grande preoccupazione, perché rischiamo di trovarci di fronte ad una vera e propria emergenza anche nella nostra realtà provinciale. Non vogliamo creare allarmismi, ma riteniamo doveroso evidenziare la situazione di difficoltà che i nostri centri di raccolta potrebbero incontrare a causa di un problema che non dipende dalla propria volontà o capacità organizzativa.

In Sicilia, infatti, quest’estate si rischia più degli altri anni un calo delle donazioni. Un calo che potrebbe riguardare anche la Provincia di Ragusa, che fino all’anno scorso ha contribuito a mantenere livelli donazionali a livello regionale con segno positivo, nonostante la crisi pandemica, raccogliendo ben 43.748 unità di sangue (+ 3254 rispetto all’anno precedente).

Il problema non deriva da un minore senso di solidarietà da parte dei donatori, che continueranno a fare il loro dovere civico, e non dipende anche da aspetti organizzativi. La criticità che rischia di toccare anche il Sistema Integrato Ragusa, infatti, è dovuta alla mancanza di personale sanitario, indispensabile per garantire un numero di giornate di raccolta sangue sufficienti a soddisfare il fabbisogno della Provincia di Ragusa, delle realtà territoriali che essa supporta e dove storicamente si registra una carenza di questo prezioso salvavita.

Sul problema abbiamo interessato l’Assessorato alla Salute – afferma il Presidente Poidomani -da cui ci aspettiamo risposte rapide ed efficaci. In particolare, abbiamo chiesto uno specifico provvedimento teso ad abilitare all’attività di raccolta i Medici in formazione presso gli studi Medici di medicina Generale, che già possiedono le competenze per operare in questo ambito, oltrechè verificare se esistono le condizioni per poter impiegare i medici attualmente in servizio presso le USCA.

L’Avis della Provincia di Ragusa continuerà a presidiare la questione nell’interesse della comunità e soprattutto di tutti coloro che necessitano di un prezioso salvavita che non è possibile reperire artificialmente.