Vinta con la testa e con il cuore. Con il coraggio di resistere e l’organizzazione per provarci. Vinta con tre gol di scarto e due arrivati direttamente dalla panchina; e vinta anche grazie a quel pò di buona sorte che restituisce -ma solo parzialmente- il maltolto dalla dea bendata a Siracusa, 8 giorni fa. Il Modica fa 3 punti contro una squadra tosta e complicata come la Nebros, al termine di una gara che s’è messa in salita, in pratica, dall’inizio, dopo l’espulsione di Lacognata, quando la lancetta dell’orologio non aveva ancora compiuto il suo giro numero 19. Ed è stato lì che il Modica si è saputo compattare, organizzare, mettere dentro anche ciò che non si allena ma che si ha -il cuore- e costruire la vittoria, arrivata con tre reti nel secondo tempo, due delle quali firmate da calciatori subentrati. Il fallo ‘da ultimo uomo’ che ha determinato l’espulsione di Lacognata, ha complicato i piani tattici della panchina del Modica, dove ha seduto Saro Marangio per la prima delle due giornate di squalifica del tecnico, Pino Rigoli, che sarà fuori sino al 30 gennaio.




Il primo tempo, è scorso via con un Modica che ha ridotto al minimo i rischi, solido in retrovia, un attimo pericoloso anche davanti con un colpo di testa di Prezzabile meritevole di maggiore fortuna e capace di mutare volto due/tre volte in 45 minuti, sino alla composizione tattica definita con l’ingresso in campo di Aquino per Ancione.

Nella ripresa, prima l’ingresso di Agodirin per Musso e poi l’espulsione di Marino della Nebros per doppia ammonizione, dopo l’ennesimo fallo su Pozzebon, hanno fatto pendere il piatto della bilancia a favore del Modica. Che l’ha sbloccata intorno alla prima ora di gioco con Pozzebon, capace di capitalizzare un’azione e un assist prefetto di Agodirin, realizzando la sua terza rete in rossoblù. Il 2-0, è venuto per merito di uno splendido Agodirin, bravo a convertire dalla linea dei 16 metri, un passaggio di Butera, piazzando la palla, di destro e imparabilmente, alla sinistra del portiere della Nebros. Infine, il terzo gol, quello di Mauricio Aquino, il suo primo in rossoblù, con un colpo di testa -specialità del centrale argentino- su angolo battuto da Mincica, dalla destra della porta neroverde. In mezzo, sull’1-0 per il Modica, l’altro elemento chiave della partita: il rigore per la Nebros, che ha incocciato la traversa su tiro dell’ex rossoblù, Gatto e che ha segnato la ‘bandiera bianca’ dei peloritani.

Alla fine, è stato un netto 3-0 che permette al Modica di non perdere contatto dalla capolista Igea che ha vinto a Milazzo, di guadagnare due punti sul Siracusa, fermato al ‘De Simone’ sul 2-2 dal Santa Croce -prossima avversaria del Modica, sabato 28, al Kennedy- e di guadagnarne 3 sul Taormina, ribaltato nel finale a Lentini, 4-3, dopo essere stato in vantaggio per 3-1.